6 Marzo 2018

Femore: descrizione e rapporti anatomici

Il femore è un osso lungo, l’osso più lungo e voluminoso del corpo umano. Il femore costituisce lo scheletro della coscia, essendo un osso lungo presenta tali caratteristiche: è composto da due estremità, definite epifisi, e un corpo chiamato diafisi. La diafisi presenta una forma prismatica con tre facce e tre margini.

Indice delle informazioni che troverai nell’articolo

Anatomia del femore

Il femore, come già detto è un osso lungo che presenta un corpo (diafisi) e due estremità (epifisi). Il corpo è prismatico e presenta tre facce (anterioreposteromediale e posterolaterale) e tre margini (medialelateraleposteriore). I margini mediale e laterale risultano essere lisci, il margine posteriore è rugoso e rappresenta la linea aspra. Tale linea presenta due labbri (mediale e laterale). I due labbri convergono nel centro del corpo e divergono andando verso le estremità del femore.

Femore

In prossimità dell’epifisi prossimale:

  • Labbro laterale forma la tuberosità glutea (sotto il gran trocantere dando inserzione al muscolo grande gluteo);
  • Labbro mediale forma la linea pettinea(dando inserzione al muscolo pettineo).

In prossimità dell’epifisi distale:

  • Labbro mediale forma la linea sovracondiloidea mediale;
  • Labbro laterale forma la linea sovracondiloidea laterale.

Testa femorale

La testa del femore presenta una superficie sferica ricoperta da cartilagine ialina. Essa si articola con l’acetabolo dell’osso dell’anca, struttura anatomica creata dall’incontro delle tre ossa del bacino (ileo, ischio e pube). L’acetabolo presenta sul contorno un labbro chiamato acetabolare con lo scopo di aumentarne la cavità. Il labbro circonda tutto l’acetabolo e passa sopra alla sua incisura andando a formare il legamento trasverso dell’acetabolo.

Sulla sua parte centrale, non è presente cartilagine ialina, ma troviamo la fossetta della testa del femore, dove si inserisce il legamento della testa del femore.

Testa femorale

La testa termina distalmente in un segmento di forma cilindrica, denominato collo anatomico, qui sono presenti diversi fori nutritizi. Qui sono presenti due strutture osse, i trocanteri, una laterale e una mediale, rispettivamente grande trocantere (presenta la fossa intertrocanterica medialmente) e piccolo trocantere. Queste due strutture sono unite tra loro anteriormente dalla linea intertrocanterica e posteriormente dalla cresta intertrocanterica.

Appena sotto al piccolo trocantere è presente il collo chirurgico del femore, parte anatomica che segna il confine tra la diafisi e l’epifisi.

L’asse della testa e del collo risulta essere inclinata di 130° rispetto all’asse diafisario dell’osso. Inoltre presenta un angolo di torsione anteriore di 12°.

Condili femorali

La porzione distale risulta più voluminosa e termina con i condili femorali (condilo femorale mediale e condilo femorale laterale). Essi sono delle masse convesse di forma ovalare con un asse maggiore antero-posteriore.

Sono rivestiti da cartilagine ialina che si estende maggiormente nella porzione posteriore e si articolano con la tibia e la patella. La patella si articola tramite la faccetta patellare ricavata dall’unione ventrale dei due condili. Posteriormente i due condili risultano divisi da una fossa chiamata intercondiloidea.

Condili femorali

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Fontehttps://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=12272643

Superiormente ai condili sono presenti due rilievi, gli epicondili, anch’essi suddivisi in laterale e mediale. La loro funzione è quella di dare inserzione a determinati legamenti:

  • Sopra l’epicodilo mediale è presente un piccolo tubercolo, tubercolo dell’adduttore, dove si inserisce il tendine del grande adduttore;
  • Lateralmente, tra il condilo e l’epicondilo laterale è presente il solco popliteo, struttura anatomica dove si inserisce il tendine del muscolo omonimo.

 

Bibliografia:

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Osteopata legnano Dott. Angelo Terranova

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Autore: Angelo Terranova

Autore: Angelo Terranova

Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

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