26 Dicembre 2017

Muscoli dell’avambraccio: suddivisione, origine e inserzione

I muscoli dell’avambraccio vengono suddivisi in muscoli:

  • Del comparto anteriore ad azione prevalentemente flessoria;
  • Del comparto posteriore ad azione prevalentemente estensoria;
  • Laterali.

Muscoli dell'avambraccio

Indice delle informazioni che troverai nell’articolo

Muscoli dell’avambraccio anteriori

muscoli dell’avambraccio anteriori, sono dei muscoli ad azione flessoria. Sono otto e suddivisi in due strati:

Pronatore rotondo

Il muscolo pronatore rotondo, 0rigina dall’epicondilo mediale (tramite il tendine comune dei flessori) e dalla porzione mediale processo coronoideo dell’ulna; si porta in basso e lateralmente per inserirsi a metà della faccia laterale del radio.

Azione: ruota internamente l’avambraccio (pronazione), ovvero ruota il radio sull’ulna. Come tutti i muscoli originari dall’epicondilo mediale dell’omero ha una minima azione flessoria dell’avambraccio sul braccio.

Innervazione: Nervo mediano (C6-C7).

Pronatore rotondo

Flessore radiale del carpo

Il muscolo flessore radiale del carpo è posto medialmente al pronatore rotondo. Origina dall’epicondilo mediale dell’omero attraverso il tendine comune dei flessori e dalla fascia antibrachiale. Il suo ventre muscolare termina a circa metà dell’avambraccio e si continua con un lungo tendine che andrà ad inserirsi alla base del secondo metacarpo.

Azione: flette il polso lavorando in sinergia con il flessore ulnare del carpo e il flessore superficiale delle dita. Flette l’ avambraccio, concorre nell’abduzione della mano e partecipa alla pronazione.

Innervazione: Nervo mediano (C6-C7).

Flessore radiale del carpo

Palmare lungo

Il muscolo palmare lungo, è un muscolo sottile e fusiforme, situato medialmente al flessore radiale del carpo. A volte può non essere presente. Origina dall’epicondilo mediale tramite il tendine comune dei flessori. Il suo tendine di inserzione si allarga diventando una lamina piatta che si fonde con l’aponeurosi palmare.

Azione: la sua funzione è quella di tendere l’aponeurosi palmare fungendo da flessore della metacarpofalangea.

Innervazione: Nervo mediano (C6-C7).

Flessore ulnare del carpo

Il muscolo flessore ulnare del carpo presenta due capi di origine (omero e ulna). Quello omerale dall’epicondilo mediale dell’omero tramite il tendine comune dei flessori. Quello ulnare dal margine mediale dell’olecrano e dai 2/3 prossimali della porzione posteriore dell’ulna. È il muscolo più mediale dei flessori superficiali dell’avambraccio. Si inserisce tramite un robusto tendine sul pisiforme.

Azione: la sua contrazione provoca la flessione del polso e adduzione della mano. Inoltre contribuisce a supinare la mano pronata.

Innervazione: Nervo ulnare (C7-T1).

Flessore ulnare del carpo

Flessore superficiale delle dita

Il muscolo flessore superficiale delle dita, è il muscolo più profondo dei muscoli superficiali. Rispetto ai muscoli dell’avambraccio ad azione flessoria,  è anche il più voluminoso. Presenta due capi di origine. Il capo omeroulnare dall’epicondilo mediale dell’omero per mezzo del tendine comune dei flessori e dal processo coronoideo dell’ulna. Il capo radiale dal margine anteriore del radio. Il nervo mediano e l’arteria ulnare decorrono tra i due capi. Il suo ventre muscolare presenta due strati che sono diretti alle dita dal II al V. Il muscolo si divide in quattro ventri a metà dell’avambraccio. Ogni ventre si continua con un tendine che si dirige verso un dito, nello specifico vanno dal secondo al quinto dito e si inseriscono nelle parti laterali della faccia palmare della falange media.

Azione: il muscolo è potenzialmente un flessore di tutte le articolazioni che incontra ovvero, dell’articolazione interfalangea prossimale, dell’articolazione metacarpofalangea e del polso. I ventri muscolari sono indipendenti tra loro, riesce a flettere individualmente la falange media delle dita dal 2° al 5° e quindi la mano sul polso.

Innervazione: Nervo mediano (C8-T1).

Flessore superficiale delle dita

Flessore profondo delle dita

Il flessore profondo delle dita origina profondamente ai muscoli flessori superficiali, circa dai 2/3 superiori della faccia anteriore e mediale dell’ulna, dalla membrana interossea e dal margine interosseo del radio. In parte origina anche da una depressione presente sul lato mediale del processo coronoideo. Il ventre muscolare, come nel flessore superficiale delle dita, a circa metà dell’avambraccio, si divide in quattro. Tali porzioni, a loro volta, si continuano con quattro robusti tendini profondamente ai tendini del flessore superficiale delle dita. In prossimità della base delle falangi distali, i tendini diventano più superficiali e si inseriscono su di esse.

Azione: tale muscolo è un flessore di tutte le articolazioni che incontra ovvero, dell’articolazione interfalangea prossimale, dell’articolazione metacarpofalangea e del polso. Inserendosi sulle falangi distali esso è l’unico muscolo in grado di fletterle.

Innervazione: la porzione mediale è innervata dal nervo ulnare (C7-T1), la porzione laterale è innervata dal ramo interosseo anteriore del nervo mediano (C8-T1).

Flessore profondo delle dita

Flessore lungo del pollice

Il muscolo flessore lungo del pollice ha un’origine profonda rispetto ai muscoli flessori superficiali. Nello specifico esso origina dai 2/3 prossimali della faccia anteriore del radio, dalla membrana interossea e, in alcuni casi, dal processo coronoideo dell’ulna o dall’epicondilo mediale dell’omero. Esso termina con un tendine passante sotto il retinacolo dei muscoli flessori, sulla superficie palmare della base della falange distale del pollice.

Azione: la sua contrazione fa flettere la falange distale del pollice.

Innervazione: ramo interosseo anteriore del nervo mediano (C7-C8).

Flessore lungo del pollice

Pronatore quadrato

Il muscolo pronatore quadrato è un muscolo piatto, origina dal quarto distale della faccia anteriore dell’ulna, nello specifico dalla cresta obliqua in prossimità della superficie anteriore della diafisi ulnare e si inserisce al quarto distale della superficie anteriore del radio.

Azione: la sua contrazione provoca la pronazione dell’avambraccio.

Innervazione: ramo interosseo anteriore del nervo mediano (C7-C8).

Pronatore quadrato

Muscoli dell’avambraccio laterali

muscoli laterali dell’avambraccio sono rappresentati appunto, da tutti i muscoli che ne occupano la porzione anterolaterale. Essi sono rappresentati dai muscoli:

  • Brachioradiale;
  • Estensore radiale lungo del carpo;
  • Estensore radiale breve del carpo.

Brachioradiale

Il muscolo bracioradiale è il muscolo più superficiale lungo il lato radiale dell’avambraccio. Origina dalla cresta sovracondiloidea e dall’epicondilo laterale dell’omero e si inserisce sulla parte distale e laterale del radio ovvero sul processo stiloideo del radio.

Azione: con la sua contrazione flette il gomito nonostante sia innervato da un nervo estensore.

Innervazione: Nervo radiale (C5-C6).

Brachioradiale

Estensore radiale lungo del carpo

Il muscolo estensore radiale lungo del carpo si trova dorsalmente al brachioradiale e presenta la stessa origine. Ha un ventre molto breve. A livello del terzo prossimale e terzo medio del radio il ventre termina nel suo robusto tendine, si porta dorsalmente alla base del 2° metacarpo.

Azione: con la sua contrazione estende ed abduce il polso e le articolazioni mediocarpiche.

Innervazione: Nervo radiale (C6-C7).

Estensore radiale lungo del carpo

Estensore radiale breve del carpo

Il muscolo estensore radiale breve del carpo origina dall’epicondilo laterale dell’omero e dalla capsula articolare tramite il tendine comune dei muscoli estensori. Il suo tendine si inserisce sulla faccia dorsale del 3° metacarpo.

Azione: la sua contrazione estende ed abduce il polso.

Innervazione: Nervo interosseo posteriore del nervo mediano (C7-C8).

Estensore radiale breve del carpo

Muscoli dell’avambraccio posteriori

I muscoli posteriori dell’avambraccio sono otto e disposti su due piani (superficiale e profondo).

Il piano superficiale è composto da:

Il piano profondo è composto da:

Estensore delle dita

Il muscolo estensore delle dita è il più laterale dei muscoli posteriori dell’avambraccio. Origina dalla faccia posteriore dell’epicondilo laterale dell’omero, dalla fascia antibrachiale e dal legamento collaterale radiale. Il suo ventre si divide in quattro che si continuano con quattro tendini che raggiungono dorsalmente, la falange prossimale delle ultime quattro dita. Qui, i tendini si dividono in tre linguette: quella media si inserisce alla base della falange media, mentre le linguette laterale e mediale si inseriscono alla base della falange diastale.

Azione: la sua contrazione estende le ultime quattro dita e la mano sull’avambraccio.

Innervazione: nervo radiale (C6-C8).

Estensore delle dita

Estensore del mignolo

Il muscolo estensore del mignolo  si trova medialmente al muscolo estensore delle dita. Origina dall’epicondilo e dalla fascia antibrachiale. Una volta arrivato al 5° metacarpo, il suo tendine si fonde con quello dell’estensore delle dita.

Azione: la sua contrazione estende il 5° dito anche indipendentemente dalle altre dita.

Innervazione: nervo radiale (C6-C8).

Estensore ulnare del carpo

Il muscolo estensore ulnare del carpo rappresenta il muscolo più mediale dello strato superficiale dei muscoli posteriori dell’avambraccio.  Origina dall’epicondilo, dalla fascia antibrachiale e dal margine posteriore dell’ulna; Il muscolo si continua con un tendine che si inserisce sul dorso della mano alla base dell’osso metacarpale.

Azione: la sua contrazione estende ed adduce la mano.

Innervazione: nervo radiale profondo (C7-C8).

Estensore ulnare del carpo

Supinatore

Il muscolo supinatore è un muscolo breve, anzi il più breve che mette in rapporto l’omero al radio. Origina dall’epicondilo laterale, dal legamento collaterale radiale ed anulare del radio e dalla faccia posteriore dell’ulna; si inserisce alla faccia anteriore e laterale del radio.

Azione: la sua contrazione ruota esternamente l’avambraccio (movimento di supinazione).

Innervazione: ramo profondo del nervo radiale (C5-C6).

Supinatore

Abduttore lungo del pollice

Il muscolo abduttore lungo del pollice è il muscolo più laterale dei muscoli profondi dell’avambraccio. Esso origina dalla faccia posteriore di ulna e radio e dalla membrana interossea. Si rapporta con i muscoli estensore radiale lungo e breve del carpo e si inserisce alla base del primo metacarpo.

Azione: con la sua contrazione abduce il pollice e la mano.

Innervazione: nervo radiale (C6-C7).

Abduttore lungo del pollice

Estensore breve del pollice

Il muscolo estensore breve del pollice origina dalla faccia posteriore del radio e dalla membrana interossea. Decorre assieme all’abduttore lungo, decorre sul margine laterale del radio e si inserisce alla falange prossimale del pollice.

Azione:  con la sua contrazione estende la falange prossimale del pollice e lo abduce.

Innervazione: ramo profondo del nervo radiale (C7-T1).

Estensore breve del pollice

Estensore lungo del pollice

Il muscolo estensore lungo del pollice origina dal terzo medio della faccia posteriore dell’ulna e dalla membrana interossea e si continua con un tendine che va ad inserirsi alla base della falange distale del pollice.

Azione: la sua contrazione estende la falange distale del pollice.

Innervazione: ramo profondo del nervo radiale (C7-C8).

Estensore lungo del pollice

Utile da sapere. I tendini dei muscoli abduttore lungo del polliceestensore breve del pollice ed estensore lungo del pollice, formano la cosiddetta tabacchiera anatomica che si trova in prossimità della base del primo metacarpo.

 

Bibliografia:

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Osteopata legnano Dott. Angelo Terranova

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Autore: Angelo Terranova

Autore: Angelo Terranova

Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

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