29 Novembre 2015

Plesso brachiale: descrizione e suddivisione anatomica

Il plesso brachiale deriva dall’anastomosi dei rami anteriori di C5C6C7C8T1 insieme ad una piccola parte dei fasci nervosi provenienti da C4 e T2.

Origine del plesso brachiale

By Davplast – Own work, CC BY-SA 4.0.
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Indice delle informazioni che troverai nell’articolo

Plesso brachiale: suddivisione anatomica

Le cinque radici principali del plesso brachiale si combinano al di sopra della prima costa formando i tre tronchi primari (superiore, medio, inferiore):

  • Tronco primario superiore→ ramo anteriore di C5 unito con quello di C6 + ramo anastomotico discendente di C4;
  • Tronco primario medio→ continuazione diretta del ramo anteriore di C7;
  • Tronco primario inferiore→ ramo anteriore di C8 unito con quello di T1 + ramo anastomotico ascendente di T2.

I tronchi primari, componente prossimale del plesso, occupano la loggia sopraclavicolare, nell’interstizio muscolare tra scaleno anteriore e scaleno medio, posteriormente all’arteria succlavia.

Plesso brachiale

By Nicholas Zaorsky, M.D. – Nicholas Zaorsky, M.D., CC BY-SA 3.0,
Fonte: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15520323

tronchi primari dopo aver superato la clavicola, appoggiandosi alla prima costa, si dirigono verso il cavo ascellare. A questo punto le fibre di ogni tronco si dividono in un ramo anteriore e un ramo posteriore anastomizzandosi fra loro andando a creare i tronchi secondari (posteriore, laterale e mediale rispetto all’arteria ascellare), componente distale del plesso che decorrono intorno all’arteria ascellare partendo dal tratto più laterale della prima costa, nello spazio tra il muscolo scaleno anteriore e medio:

  • Tronco secondario posteriore→ origina dall’unione dei rami posteriori dei 3 tronchi primari;
  • Tronco secondario laterale→ origina dai rami anteriori del tronco primario superiore e medio;
  • Tronco secondario mediale→ costituisce la continuazione diretta del ramo anteriore del tronco primario inferiore.

tronchi secondari sono coperti anteriormente dal muscolo piccolo pettorale e la sua fascia clavipettorale. Posteriormente poggiano sul muscolo sottoscapolare e sui tendini del gran dorsale e del grande rotondo.

Tronchi primari e secondari

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Rami collaterali

I rami collaterali del plesso brachiale, originano sia dai tronchi primari che dai secondari e si dividono in ventrali e dorsali definiti anche rami prossimali.

Plesso brachiale: rami collaterali dorsali

Rami collaterali ventrali

  • Nervo succlavio→ C5-C6, origina dal tronco primario superiore. Innerva il muscolo succlavio, contrae anastomosi con il nervo frenico;

Nervo frenico accessorio

  • Nervo del muscolo grande pettorale→ C5-C7, origina dal tronco secondario laterale, si porta medialmente fino a sfioccarsi a livello della faccia profonda del gran pettorale;
  • Nervo per il piccolo pettorale→ C8-T1, origina dal tronco secondario mediale, va ad innervare il piccolo pettorale, fa anastomosi con il nervo per il grande pettorale;
  • Nervo sovrascapolare→ C4-C6, origina dal tronco primario superiore, si porta fino al margine superiore della scapola passando davanti al muscolo scaleno medio e sotto al trapezio. Raggiunta la fossa sopraspinata, innerva il muscolo omonimo.

Rami terminali

Dai tronchi secondari, originano i rami terminali diretti ai vari distretti corporei che coinvolgono le regioni prevalentemente della parte libera dell’arto superiore:

Dal tronco secondario posteriore originano:

Dal tronco secondario laterale originano:

Dal tronco secondario mediale origina:

Rami terminali plesso brachiale

Rami terminali del plesso brachiale. By Anatomist90 – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17144290

Suddivisione topografica del plesso brachiale

A livello topografico, troviamo una distinzione del plesso brachiale in tre regioni prendendo come riferimento la clavicola:

  • Regione sopraclavicolare
  • Regione costoclavicolare
  • Regione sottoclavicolare

Regione sopraclavicolare

In questa regione sono contenute le strutture quali rami spinali anteriori, tronchi primari e rami prossimali o collaterali.

I rami spinali anteriori nascono direttamente all’interno della struttura midollare e fuoriescono oltrepassando i muscoli intertrasversari della regione cervicale, dopo essersi separati dai rami spinali posteriori del nervo spinale. I rami spinali anteriori raggiungono quindi distalmente la loggia degli scaleni (tra scaleno mediale e scaleno anteriore).

In questa regione vi passa anche l’arteria succlavia che continuerà il decorso sottoforma di arteria ascellare.

A livello della loggia degli scaleni, inoltre, la fascia cervicale profonda si fonde con le strutture vascolonervose formando la guaina ascellare che accompagna le suddette strutture nella cavità ascellare.

Regione costoclavicolare

In questo punto il plesso brachiale è delimitato anteriormente da muscolo succlavio e clavicola. È in questa regione che i tronchi secondari del plesso brachiale si dispongono posterolateralmente intorno all’arteria ascellare.

Regione sottoclavicolare

Il plesso brachiale ora si trova nella cavità ascellare delimitato anteriormente dai muscoli grande pettorale e piccolo pettorale.

Regione sottoclavicolare

Regione sottoclavicolare. Possiamo apprezzare il plesso brachiale che prosegue il suo decorso accompagnato dall’arteria ascellare. By Alice Roberts – brachial plexus, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=81279995

A livello di questa regione, si formano le strutture nervose deputate alla innervazione sensoriale e motoria della maggior parte dell’arto superiore.

Nervi della regione sopraclavicolare

Nervo dorsale della scapola (C4-C5)

Il nervo dorsale della scapola si origina a livello del primo tratto dei rami anteriori dei nervi spinali del plesso brachiale, in particolare nasce dalle radici C5 del tronco primario superiore. Si tratta di un nervo esclusivamente motorio.

Decorre posteriormente e oltrepassa il muscolo scaleno medio, seguendo il margine del muscolo elevatore della scapola (che innerva) e successivamente si porta distalmente a livello dei muscoli grande romboide e piccolo romboide a livello del margine mediale della scapola.

Nervo soprascapolare (C4-C6)

Il nervo soprascapolare si origina a livello del tronco primario superiore (a livello della loggia degli scaleni). Si tratta di un nervo sensoriale e motorio.

Decorre posteriormente e arriva all’incisura della scapola dove passa in mezzo al canale osteofibroso generato dall’incisura del margine superiore della scapola ed il legamento trasverso scapolare. Raggiunge infine la loggia sopraspinata e innerva i muscoli sopraspinato, infraspinato e le articolazioni acromioclavicolare e gleno-omerale.

Nervo toracico lungo (C5-C7)

Il nervo toracico lungo si origina a livello del primo tratto dei rami anteriori dei nervi spinali del plesso brachiale, in particolare da tutte le radici di tutti tronchi primari. Si tratta di un nervo esclusivamente motorio. Decorre lungo il margine ascellare mediale per innervare il muscolo dentato anteriore.

Nervo succlavio (C5-C6)

Il nervo succlavio si origina a livello del tronco primario superiore. Si tratta di un nervo esclusivamente motorio. Decorre posteriormente alla clavicola e innerva il muscolo succlavio per stabilizzare l’articolazione acromioclavicolare.

Nervi della regione sottoclavicolare

Nervo sottoscapolare (C5-C8)

Il nervo sottoscapolare si origina a livello del tronco secondario posteriore. Si tratta di un nervo esclusivamente motorio. Si suddivide in un ramo anteriore per l’innervazione del muscolo sottoscapolare e ramo posteriore per l’innervazione del muscolo grande rotondo.

Nervo toracodorsale (C6-C8)

Il nervo toracodorsale si origina a livello del tronco secondario posteriore. Si tratta di un nervo esclusivamente motorio. Decorre a livello del margine posteriore della cavità ascellare, parallelamente all’arteria toracodorsale e innerva il muscolo grande dorsale.

Nervo pettorale mediale (C8-T1) e laterale (C5-C7)

Il nervo pettorale mediale nasce a livello del tronco secondario mediale, mentre il nervo pettorale laterale nasce a livello del tronco secondario laterale. Si tratta di due nervi esclusivamente motori. Si portano inferiormente alla clavicola e innervano il muscolo grande pettorale.

Nervo cutaneo mediale del braccio (T1)

Il nervo cutaneo mediale del braccio si origina dal tronco secondario mediale. Si tratta di un nervo esclusivamente sensoriale. Decorre a livello della regione più mediale del braccio ed esercita azione sensoriale fino alla regione epitrocleare omerale (regione dell’epicondilo mediale).

Nervo cutaneo mediale dell’avanbraccio (C8-T1)

Il nervo cutaneo mediale dell’avanbraccio si origina dal tronco secondario mediale. Si tratta di un nervo esclusivamente sensoriale. Decorre prossimalmente parallela alla vena brachiale e più distalmente parallela alla vena basilica, portandosi con questa fino all’avanbraccio mediale.

Il nervo principale si suddivide in:

  • ramo anteriore per innervazione sensoriale del lato anteriore della regione ulnare dell’avanbraccio;
  • ramo ulnare per innervazione sensoriale del lato posteriore della regione ulnare dell’avanbraccio.
Nervo ascellare (C5-C6)

Il nervo ascellare origina dal tronco secondario posteriore si dirige nel cavo ascellare, portandosi indietro e lateralmente e giungendo nello spazio quadrangolare formato da:

  • Piccolo e grande rotondo;
  • Capo lungo del tricipite;
  • Collo chirurgico dell’omero.

Innerva:

  • Piccolo rotondo;
  • Deltoide;
  • Fibre sensitive per l’articolazione scapolo-omerale;
  • Regione cutanea postero-laterale del braccio.

Leggi di più sul nervo ascellare.

Nervo radiale (C5-T1)

Nervo Radiale (C5-T1) → Nasce in cavità ascellare come diretta continuazione del tronco secondario posteriore del plesso brachiale. Si dirige verso la loggia posteriore del braccio insieme all’arteria omerale profonda, passando sotto il muscolo grande rotondo, impegna il solco radiale sulla superficie posteriore dell’omero tra il capo mediale e laterale del muscolo tricipite e a livello del gomito, si porta anteriormente passando tra il muscolo brachiale e il muscolo brachioradiale. I suoi rami terminali sono:

  • Nervo radiale profondo (dalla piega del gomito si porta verso la superficie posteriore dell’avambraccio attraversando il muscolo supinatore. Scorre tra lo strato profondo e quello superficiale dei muscoli dell’avambraccio, giungendo al terzo distale di radio, cambia nome diventando nervo interosseo dorsale per andarsi a distribuire nella regione dorsale della mano);
  • Nervo radiale superficiale (dalla piega del gomito si porta nella porzione antero-laterale dell’avambraccio, giungendo al terzo distale di radio, sfiocca nei suoi rami terminali → nervi digitali dorsali per pollice, indice e medio;
  • Rami motori per capi del tricipite, muscolo brachio-radiale (muscolo dell’epicondilo radiale), muscolo estensore lungo del carpo;
  • Rami sensitivi nervo cutaneo posteriore del braccio, nervo cutaneo posteriore dell’avambraccio.

Ricapitolando, il nervo radiale innerva:

  • Muscoli posteriori del braccio;
  • Muscoli posteriori e laterali dell’avambraccio (muscoli epicondiloidei);
  • Cute dorso-laterale della mano;
  • Cute dorsale di polliceindice medio ad eccezione delle falangi distali;
  • Articolazione del gomito e del polso.

In definitiva, la sua funzione è:

  • Innervazione motoria degli estensori e supinatori dell’arto superiore;
  • Innervazione sensitiva alle regioni dorsali del braccio, dell’avambraccio e della mano.

Leggi di più sul nervo radiale.

Nervo muscolocutaneo (C5-C7)

Nervo Muscolocutaneo  Nasce dal tronco secondario laterale del plesso brachiale, si dirige distalmente attraversando il muscolo coraco-brachiale (detto per ciò nervo perforante di Casserio) e portandosi nella loggia anteriore del braccio. Alla piega del gomito diventa sottocutaneo prendo il nome di nervo cutaneo laterale dell’avambraccio. Innerva la cute laterale dell’avambraccio e i muscoli anteriori del braccio.

Leggi di più sul nervo muscolocutaneo.

Nervo ulnare (C7-T1)

Il nervo ulnare nasce dal tronco secondario mediale. Dal cavo ascellare prosegue insieme al nervo mediano e l’arteria omerale, nella loggia antero-mediale del braccio. Si stacca poi dalle altre due strutture portandosi verso il margine mediale, finché, a livello del gomito, circonda posteriormente l’epitroclea entrando in contatto con il margine mediale del tendine del tricipite. Si porta antero-medialmente nell’avambraccio, affiancando l’arteria ulnare fino all’osso pisiforme, qui si divide nei suoi rami terminali (ramo palmare superficiale e profondo della mano).

Innervazione:

  • Motoria: muscolo flessore ulnare del carpo, flessore profondo delle dita, gran parte della muscolatura intrinseca della mano;
  • Sensitiva: parte mediale della cute della mano (mignolo e anulare).

Leggi di più sul nervo ulnare.

Nervo mediano (C6-T1)

Il nervo mediano nasce con 2 radici dei tronchi secondari mediale e laterale del plesso brachiale. Le suddette radici confluiscono formando una V davanti all’arteria ascellare definita forca del nervo mediano. Percorre la superficie anteriore del braccio insieme ai vasi omerali, prosegue nell’avambraccio passando sotto il pronatore rotondo continuando lungo la linea mediana. Gestisce l’articolazione del gomito e l’innervazione dei muscoli anteriori dell’avambraccio. A livello del polso passa nel canale del carpo e, raggiunto il palmo della mano, manda i suoi rami terminali:

  • Nervo dell’eminenza tenar;
  • Nervi digitali palmari propri;
  • Nervi digitali palmari comuni.
  1. A livello della mano, crea anastomosi con il nervo ulnare.

Innervazione:

  • Motoria: muscoli anteriori dell’avambraccio e muscolatura intrinseca della mano insieme al nervo ulnare;
  • Cutanea: cute palmare laterale, cute delle falangi distali delle cinque dita.

Leggi di più sul nervo mediano.

Innervazione cutanea nervo mediano

Innervazione cutanea del nervo mediano

 

Bibliografia:

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Osteopata legnano Dott. Angelo Terranova

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Autore: Angelo Terranova

Autore: Angelo Terranova

Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

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