9 Gennaio 2016

Plesso pudendo: descrizione anatomica

Sebbene non sia sempre chiaramente distinguibile dal plesso sacrale, il plesso pudendo rappresenta uno dei sei plessi del sistema nervoso centrale. È composto prevalentemente da fibre che provengono dal ramo ventrale di S3 a cui si aggiungono fibre provenienti da S2 e da S4È situato anteriormente al plesso sacrale, sul margine superiore del muscolo ischio-coccigeo ed è fissato, insieme ai vasi sacrali laterali, alle pareti laterali della piccola pelvi dalla fascia pelvica che gli aderisce anteriormente.

Plesso pudendo

Il cavo para-rettale lo separa dall’ antistante ampolla rettale.

 

Plesso pudendo: rami anastomotici

Il plesso pudendo:

  • Cede un contingente di fibre proveniente da S4 al sottostante plesso coccigeo;
  • Riceve rami anastomotici da S2 ed S3 dal sovrastante plesso sacrale;
  • Riceve rami comunicanti grigi provenienti dalla catena latero-gangliare, che, in regione pelvica, è situata medialmente ai forami sacrali anteriori.

Plesso pudendo: rami collaterali

rami collaterali del plesso pudendo si dividono in rami viscerali e rami somatici.

  • I rami collaterali viscerali sono fibre mieliniche pre-gangliari provenienti dal segmento parasimpatico sacrale del midollo spinale. Si staccano dalla porzione anteriore del plesso pudendo e raggiungono organi pelvici quali la vescica, il retto e la vagina. Tali fibre possono decorrere indipendentemente e raggiungere le pareti del loro organo bersaglio, oppure possono entrare a far parte del plesso pelvico o del plesso ipogastrico, di pertinenza del sistema nervoso simpatico.
  • I rami collaterali somaticisono rappresentati da un nervo muscolare, uno sensitivo uno misto.

Nervo del muscolo elevatore dell’ano e del muscolo ischio-coccigeo→nervo motorio le cui fibre originano da S4. Si stacca dalla faccia anteriore del plesso e si porta sulla faccia profonda dei due muscoli, portando loro innervazione;

Nervo inferiore mediale della natica→è un nervo sensitivo che origina da S2 ed S3. Si porta fuori dalla cavità pelvica, passando per il grande forame ischiatico e posizionandosi al di sotto del grande gluteo. Raggiunto il margine inferiore di tale muscolo, diventa sottocutaneo e va ad innervare la cute infero-mediale della natica;

Nervo emorroidale (o rettale) inferiore→nervo misto proveniente da S3 ed S4; spesso considerato come collaterale del nervo pudendo. Esce dal bacino attraversando il muscolo ischio-coccigeo, insieme ai vasi rettali inferiori. Raggiunta la fossa ischio-rettale si dissolve nei suoi rami cutanei, che vanno ad innervare la cute perianale, e nei rami muscolari, diretti, invece, al muscolo dello sfintere anale esterno e alla porzione terminale del canale anale.

Rami terminali

Il plesso pudendo dà un unico ramo terminale, il nervo pudendo appunto, che trae origine da tutte e tre le radici del plesso.

  • Nervo pudendo→nervo misto che trae origine da tutte le radici del plesso, le quali si uniscono in prossimità del margine superiore del muscolo ischio-coccigeo. Esce dal bacino, insieme ai vasi pudendi interni, appoggiandosi alla grande incisura ischiatica tra piriforme e ischio-coccigeo, circonda la spina ischiatica e rientra nella pelvi attraverso la piccola incisura ischiatica raggiungendo la fossa ischio-rettale. Si dispone, quindi, al di sotto del muscolo elevatore dell’ano, in un canale definito canale dell’Alcock, formato dallo sdoppiamento della fascia del muscolo otturatore interno. Una compressione del nervo a questo livello può portare ad una sindrome molto dolorosa che influisce negativamente sulla vita di chi ne soffre: la nevralgia del pudendodetta anche sindrome dell’Alcock.

All’interno di suddetto canale, percorrendo sagittalmente il muscolo otturatore interno.

Nervo pudendo

By Mikael Häggström.When using this image in external works, it may be cited as:Häggström, Mikael (2014). “Medical gallery of Mikael Häggström 2014”. WikiJournal of Medicine 1 (2). DOI:10.15347/wjm/2014.008. ISSN 2002-4436. Public Domain.orBy Mikael Häggström, used with permission.Cleanup by User:CFCF – Essential Clinical Anatomy. K.L. Moore & A.M. Agur. Lippincott, 2 ed. 2002. Page 263.
Fontehttps://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3457065

Nervo pudendo: rami terminali

Il nervo pudendo si divide nei due rami terminali, il nervo perineale e il nervo dorsale del pene o del clitoride.

Il nervo dorsale del pene o del clitoride giunge al margine inferiore della sinfisi pubica, sotto il legamento sotto-pubico e prosegue verso il dorso del pene o del clitoride, tra fasci del legamento sospensore, accompagnato dai vasi omonimi. Nel maschio, il nervo decorre sul dorso del pene tra i due corpi cavernosi, fino al glande; nella femmina, essendo più corto, si dissolve al clitoride e a parte delle piccole labbra. Innerva i corpi cavernosi.

Il nervo perineale viene considerato come diretta prosecuzione del nervo pudendo; insieme all’arteria omonima, si porta al trigono uro-genitale. A livello del muscolo trasverso del perineo si divide in un ramo profondo e uno superficiale:

  • Il ramo superficiale, emerge dalla faccia esterna del muscolo trasverso superficiale del perineo e diventa sottocutaneo. Si distribuisce alla cute del perineo, allo scroto, alla faccia inferiore del pene, oppure, nella donna, si distribuisce alle grandi labbra .
  • Il ramo profondo si inserisce tra i due muscoli trasversi del perineo (profondo e superficiale) e va ad innervare, con i rami motori, i muscoli trasversi del perineo, ischio-cavernosi, bulbo-cavernosi e sfintere uretrale; con i rami sensitivi, il bulbo e la mucosa dell’uretra.

Il nervo pudendo contiene anche fibre pre-gangliari parasimpatiche dirette ai vasi arteriosi degli organi genitali, che ne stimolano la vasodilatazione (nel maschio l’azione parasimpatica di tali fibre produce l’erezione del pene).

 

Bibliografia:

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Autore: Angelo Terranova

Autore: Angelo Terranova

Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

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