24 Novembre 2016

Nervo trigemino: origine, funzione e decorso

Il nervo  Trigemino rappresenta il V paio di nervi cranici, è un nervo misto ed è il più voluminoso dei nervi cranici.

emergenza V nervo cranico

By Brain_human_normal_inferior_view.svg: Patrick J. Lynch, medical illustratorderivative work: Beao – Brain_human_normal_inferior_view.svg, CC BY 2.5
Fontehttps://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8053128

Indice delle informazioni che troverai nell’articolo

Nervo trigemino: le differenti branche

Esso presenta una componente motoria e una sensitiva.  Perifericamente dal ganglio di Gasser originano 3 branche:

  • Nervo oftalmico (V1);
  • Nervo mascellare (V2);
  • Nervo mandibolare (V3).

Il ganglio di Gasser o ganglio semilunare si trova tra lo sfenoide e il temporale, nella fossa cranica media, ovvero all’apice della piramide del temporale, in un recesso chiamato cavo di Meckel, in prossimità dell’incrocio della grande e piccola circonferenza del tentorio del cervelletto.

Il nervo Trigemino presenta i suoi nuclei nel ponte. Le sue fibre emergono dalla porzione ventrolaterale del ponte e si portano verso l’apice della rocca petrosa del temporale, sotto al seno petroso superiore e al tentorio del cervelletto. Dopo aver perforato la dura madre, penetrano nel cavo di Meckel dove entrano in rapporto con il ganglio semilunare o di Gasser. La radice sensitiva penetra nel ganglio, mentre la radice motoria vi passa inferiormente andando a confluire nella terza branca (nervo mandibolare o V3).

Nervo trigemino

By Henry Vandyke Carter – Henry Gray (1918) Anatomy of the Human Body (See “Book” section below)Bartleby.com: Gray’s Anatomy, Plate 778
Fontehttps://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=526568

Distribuzione centrale e periferica dei protoneuoroni del ganglio di Gasser

I protoneuroni del ganglio inviano i loro prolungamenti centrali al:

  • Nucleo sensitivo principale (pontino);
  • Nucleo mesencefalico;
  • Nucleo della radice discendente (bulbospinale).

Alla periferia tali protoneuroni si distribuiscono tramite le tre branche, di seguito descritte.

Le tre branche derivano da 2 radici differenti:

  • Piccola radice→componente motoria (V3 che corrisponde al nervo mandibolare);
  • Grande radice→componente sensoriale (V1 che corrisponde all’oftalmico, V2 che corrisponde al nervo mascellare).

Le 2 radici si spostano dal dietro in avanti e superano il bordo superiore della rocca petrosa del temporale.

Componente sensoriale e motoria del nervo Trigemino

La componente sensoriale raccoglie informazioni:

  • Dalla testa;
  • Dalla cute della faccia;
  • Dal cuoio capelluto;
  • Dalla congiuntiva;
  • Dalle mucose della bocca e del naso;
  • Dalle meningi (la parte posteriore della fossa cranica delle meningi è innevata dal nervo Vago);
  • Dai denti e alveoli;
  • Riceve informazioni propriocettive dall’articolazione temporomandibolare.

La componente motoria origina dai motoneuroni del nucleo masticatorio che emerge dal ponte, passa sotto il ganglio di Gasser e si porta alla branca mandibolare. Tali fibre motorie si distribuiscono:

  • Ai muscoli masticatori;
  • Al muscolo tensore del timpano;
  • Al muscolo tensore del palatino;
  • Al muscolo milo-ioideo;
  • Al ventre anteriore del digastrico.

Gangli associati alle tre branche

Alle tre branche si vedono associati diversi gangli che ricevono fibre pregangliari dall’anastomosi di altri nervi encefalici:

  • Ganglio ciliare;
  • Ganglio sfenopalatino;
  • Ganglio otico;
  • Ganglio sottomandibolare;
  • Ganglio sottolinguale.

Nervo Oftalmico (prima branca)

Nervo oftalmico (V1)prima branca del nervo trigemino, essa è la più craniale e più piccola. Esso è un nervo sensitivo somatico e riceve informazioni:

  • Dalla cute della volta cranica;
  • Dalla cute della fronte;
  • Dalla mucosa del naso;
  • Dal bulbo oculare;
  • Dalla congiuntiva.

Origine, decorso e rami terminali

In nervo oftalmico origina dalla porzione anteromediale del ganglio di Gasser, da come collaterale il nervo ricorrente meningeo di arnold. Impegna il seno cavernoso dove lascia rami anastomotici al nervo oculomotoretrocleare abducente, per la propriocezione dei muscoli che essi innervano. Lascia il cranio attraverso la scissura sfenoidale superiore dividendosi nelle sue tre branche terminali:

  • Nervo nasociliare;
  • Nervo frontale;
  • Nervo lacrimale.

È annesso al ganglio ciliare (ganglio periferico parasimpatico dove convergono le fibre del parasimpatico dell’oculomotore proveniente dal nucleo di Edinger-Westphal).

Nervo oftalmico

By Henry Vandyke Carter – Henry Gray (1918) Anatomy of the Human Body (See “Book” section below)Bartleby.com: Gray’s Anatomy, Plate 571.
Fonte: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=537382

Nervo Mascellare (seconda branca)

Nervo mascellare (V2)seconda branca, essa è sensitiva somatica. Si distribuisce ad un esteso territorio e riceve afferenze:

  • Dalla mucosa delle cavità nasali;
  • Dalla mucosa della cavità orale;
  • Dalla cute della faccia.

 Origine, decorso e rami terminali

Il nervo mascellare attraversa il foro rotondo dell’ala dello sfenoide ed è annesso al ganglio sfenopalatino o di Meckel, interposto sul decorso delle fibre parasimpatiche della porzione motoria viscerale del nervo intermedio del facciale. Impegna come il nervo oftalmico il seno cavernoso. Il suo ramo terminale è rappresentato dal nervo infraorbitario.

Nervo mascellare

By Henry Vandyke Carter – Henry Gray (1918) Anatomy of the Human Body (See “Book” section below)Bartleby.com: Gray’s Anatomy, Plate 571.
Fonte: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=537382

Nervo Mandibolare (terza branca)

Nervo mandibolare (V3)terza branca, esso è un nervo misto ed è il più voluminoso. Presenta:

  • Fibre motrici somatiche→deriva dal nucleo masticatorio(ponte);
  • Fibre sensitive somatiche→deriva dal ganglio di Gasser e dal nucleo mesencefalico del nervo trigemino.

Origine, decorso e rami terminali

Il nervo mandibolare è composto da due contingenti di fibre che hanno due origini diverse e che si portano a distretti diversi. Il foro di uscita è rappresentato dal foro ovale della grande ala dello sfenoide. Uscito dal foro ovale si divide nei suoi due rami terminali:

  • Anterolaterale;
  • Posteromediale.

Attraversato il foro ovale emette anche un ramo collaterale chiamato nervo spinoso, che rientra nel cranio attraverso il suo foro omonimo e, unendosi all’arteria meningea media si distribuisce alla dura madre (fossa cranica media). Al nervo mandibolare sono annessi:

  • Il ganglio otico;
  • Il ganglio sottomandibolare;
  • Il ganglio sottolinguale.

A questi gangli arrivano fibre parasimpatiche, derivanti da altri nervi, destinate alla ghiandola parotide, alle ghiandole salivari maggiori e alle ghiandole della lingua e della guancia.

I gangli sono in rapporto con le funzioni vegetative come la secrezione lacrimale, mucosa, salivare, mucosa nasale, cavità orale.

Il trigemino innerva la dura madre tranne quella della fossa cranica posteriore dove l’innervazione dipende dal nervo Vago. Le meningi sono innervate anche dal primo e secondonervo cervicale, per approfondire puoi leggere l’articolo sul plesso cervicale.

Trattamento osteopatico

  • Trattare i seni frontali;
  • Trattare la grande circonferenza;
  • Trattare il temporale nelle sue suture;
  • Trattare lo sfenoide;
  • Trattare scissura sfenoidale;
  • Trattare la dura madre;
  • Trattare labase cranica;
  • Trattare lo sfenopalatino;
  • Trattare il ganglio otico→lavorare sui muscoli masticatorie decoattare mandibola e temporale;

 

Bibliografia:

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Autore: Angelo Terranova

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Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

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