Legamenti utero sacrali: descrizione trattamento
I legamenti utero sacrali sono dei legamenti che si portano da S2 alla cervice uterina. I legamenti utero sacrali, vengono trattati andando a valutare e trattare le lamine sacro-retto-genito-pubiche.
Prima di effettuare una qualsiasi tecnica è buona norma testare le strutture e valutarne la disposizione e la disfunzione.
Presa di contatto con l’utero: paziente in decubito supino. L’operatore si posiziona lateralmente al paziente. Posiziona la sua mano craniale al di sopra del pube. Si esegue una piccola compressione con il palmo della mano anteroposteriormente. Fatta la compressione si rilascia velocemente per ricevere la risposta dai tessuti. In base al periodo del ciclo della donna possiamo avere delle risposte diverse. Es. in fase premestruale, la risposta sarà più importante poiché, in tale fase, l’endometrio risulterà più inspessito, quindi un utero più grosso. Se l’utero dovesse presentarsi retroverso, non si avrà nessuna risposta perché l’utero non sarà presente sotto la mano dell’operatore, nel retroverso sarà più probabile la presenza del tenue nella zona presa in esame.
NB. Questo test non ci da delle informazioni tali da poter dire se l’utero è antiverso o retroverso.
Prima di trattare i legamenti è buona norma valutare e, all’occorrenza, trattare le articolazioni sacroiliache. Le sacroiliache sono molto importanti nelle donne in gravidanza poiché questi legamenti vanno a trazionare il sacro creando dei mal posizionamenti appunto delle sacroiliache e sappiamo che questo non è ottimale per la discesa del bambino durante il parto poiché il bambino dovrà passare con la faccia sul sacro e sul coccige. È quindi importante avere sacro e coccige nelle loro posizioni corrette per permettere, al feto, una più agevole rotazione durante l’atto del parto. Durante la gravidanza le sacroiliache possono causare il così diffuso mal di schiena. Questo perchè i legamenti si irrigidiscono, l’utero aumenta di volume e aumenta così la trazione dei legamenti uterosacrali. Questo aumento di volume dell’utero, sbilancia il corpo della donna in avanti. I muscoli posteriori, i paravertebrali, il QDL, lo psoas, si oppongono alla tendenza dell’iperlordosi. Trattare problematiche all’utero, equivale al trattare una donna in gravidanza, questo perché le strutture che andiamo ad indagare e trattare saranno le stesse che vengono stressate dalla situazione gravidica.
Bibliografia:
- Appunti personali.
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