Pube: tipologie di valutazione e normalizzazione
Il Pube è un osso che contribuisce a formare l’acetabolo, da un ramo inferiore e da un ramo superiore. Il ramo superiore origina a livello della eminenza ileopubica e finisce con il tubercolo pubico. Il suo termine è sulla faccia sinfisaria che si affronta alla controlaterale attraverso la sinfisi pubica. Sotto la sinfisi si forma il ramo inferiore del pube che si unisce alla branca ischiatica formando il ramo ischiopubico.
Pube
Valutazione 1
Paziente in decubito supino. L’operatore si posiziona a fianco del paziente, posiziona i suoi pollici sopra le branche superiori del pube, destra e sinistra. La direzione di contatto è perpendicolare al lettino. Qui sarà possibile valutare la densità e la posizione nello spazio, rapportando le loro posizioni.
Valutazione 2
Paziente in decubito supino. L’operatore si posiziona lateralmente, posiziona i suoi pollici sulla porzione superiore delle branche superiori del pube. La direzione di contatto ha una direzione cranio-caudale. Qui potrà valutare sempre la densità, la disposizione nello spazio e rapportare le loro posizioni. Si chiederà al paziente di effettuare una intra ed extrarotazione degli arti inferiori. Nell’intrarotazione sarà possibile apprezzare il movimento del pube in inferiorità, nell’extrarotazione sarà possibile apprezzare il movimento del pube in superiorità.
Valutazione 3
Paziente in decubito supino. L’operatore si posiziona lateralmente, fletta l’anca del paziente a 90° e ne prende contatto con la mano caudale. Con la mano craniale prende contatto con la branca pubica superiore omolaterale all’anca flessa. Effettuerà movimenti di intra ed extrarotazione così da valutare la salita (superiorità) e la discesa (inferiorità) della branca pubica in esame.
Valutazione 4
Paziente in decubito supino. L’operatore si posiziona lateralmente e pone il pube tra tenar ed ipotenar della mano caudale. Si posiziona perpendicolarmente al lettino e pone la mano craniale sulla mano caudale. La mano caudale sarà quella che ascolterà, la mano craniale quella che spingerà per raggiungere il livello adeguato all’ascolto. L’ascolto consiste nel valutare la densità e la trazione fasciale. La valutazione diventa tecnica dal momento in cui si segue la trazione fasciale riscontrata.
Valutazione 5
Paziente in decubito supino. L’operatore si posiziona lateralmente e pone la sua mano caudale sul monte di venere. Si andrà a valutare la densità della porzione destra e sinistra e successivamente si rapporteranno le due parti tra loro.
Bibliografia:
- Anastasi – G. Balboni, Trattato di Anatomia umana, Edi-Ermes IV 10/2006;
- Appunti personali.
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