Articolazione dell’anca (Coxofemorale): descrizione anatomica
L’articolazione dell’anca o articolazione coxo femorale è un’enartrosi, un’articolazione mobile. L’articolazione si ottiene dal rapporto tra dal rapporto tra l’acetabolo e la testa del femore. I mezzi di unione dell’articolazione sono rappresentati dalla capsula articolare, dal legamento della testa femorale o rotondo e dai legamenti di rinforzo.

By OpenStax College – Anatomy & Physiology, Connexions Web site. http://cnx.org/content/col11496/1.6/, Jun 19, 2013., CC BY 3.0.
Fonte: https://commons.wikimedia.org/
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Capsula articolare dell’articolazione dell’anca
L’articolazione dell’anca presenta una capsula articolare con diversi punti di ancoraggio:
- Sul femore si nella sua porzione anteriore sulla linea intertrocanterica, nella sua porzione posteriore sul collo anatomico nei suoi 2/3 distali;
- Sul contorno del labbro dell’acetabolo.
La capsula risulta composta da fibre che, avendo differenti direzioni, creano un manicotto cilindrico. Sono presenti 4 tipi di fibre:
- Fibre longitudinali;
- Fibre oblique, creano una spirale attorno al manicotto;
- Fibre arciformi, esse prendono inserzione solo sull’osso coxale;
- Fibre circolari, le uniche fibre che non presentano una inserzione ossea ma che hanno la funzione di restringere leggermente il manicotto nella sua parte centrale.
Legamento della testa femorale o rotondo
Il legamento della testa femorale o rotondo è una benderella fibrosa, molto robusta e appiattita. Ha una lunghezza di circa 3-3,5 cm. Esso è teso dalla fossetta della testa femorale alla fossa dell’acetabolo passando al di sotto del legamento trasverso. La sua funzione non è meccanica anche se il suo carico di rottura si attesta intorno ai 45Kg, ma di vascolarizzazione della testa femorale. All’interno del legamento rotondo, decorre la branca posteriore dell’arteria otturatoria ovvero l’arteriola del legamento della testa del femore. La vascolarizzazione della testa femorale non avviene soltanto tramite il legamento rotondo ma anche grazie alle arterie capsulari provenienti dalle arterie circonflesse che derivano dall’arteria femorale profonda.
Legamenti di rinforzo dell’articolazione coxofemorale
I legamenti di rinforzo dell’articolazione coxo femorale sono rappresentati da:
- Legamento ileo-femorale;
- Legamento pubo-femorale;
- Legamento ischio-femorale.

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Legamento ileo-femorale
Il legamento ileo-femorale origina dal bordo anteriore dell’osso coxale. Si inserisce sul femore lungo la linea intertrocanterica. Il fascio, prima di raggiungere il femore, si divide in due porzioni:
- Fascio superiore o pretrocanterico, il più potente dei legamenti che raggiunge il margine anteriore del gran trovantere;
- Fascio inferiore o piccolotrocantere che si inserisce nella porzione inferiore della linea intertrocanterica.

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Legamento pubo-femorale
Il legamento pubo-femorale origina sulla superficie anteriore dell’eminenza ileopettinea e sul labbro anteriore della doccia sottopubica. Si inserisce sul femore in prossimità della parte anteriore del piccolo trocantere.
Insieme al legamento ileo-femorale forma la superficie anteriore dell’articolazione dell’anca.

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Legamento ischio-femorale
Il legamento ischio-femorale è l’unico legamento della porzione posteriore dell’articolazione coxofemorale. Esso parte dal labbro dell’acetabolo, decorre lungo la faccia posteriore della capsula articolare. Le sue fibre si dirigono in alto e in fuori per inserirsi sulla faccia interna del gran trocantere al davanti della fossetta digitale (dove si inserisce il tendone del muscolo otturatore eserno).

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Bibliografia:
- Gray – Drake, Anatomia del Gray, Elsevier Masson 2009;
- Appunti personali;
- Anastasi – G. Balboni, Trattato di Anatomia umana, Edi-Ermes IV 10/2006.
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