16 Febbraio 2017

Adattamento In Side Bending rotation: descrizione e trattamento

L’adattamento della base in side bending rotation è dato dalla risultante di due differenti movimenti, effettuati dalle ossa che compongono la base cranica (Sfenoide Occipite).

  • Oscillazione dallo stesso lato dello sfenoide e occipite (lateroversione);
  • Rotazioneassiale opposta tra occipite e sfenoide.

Indice delle informazioni che troverai nell’articolo

Assi di movimento

L’asse di oscillazione è un obliquo antero-posteriore nasion-opistion (lo stesso della torsione), su quest’asse si verificano movimenti di lateroversione delle due ossa su un piano frontale.

Per quanto riguarda gli assi di rotazione, essi sono rappresentati di propri di ogni ossoTali assi passano per il piano orizzontale. Per lo sfenoide è l’asse verticale passante per il corpo, per l’occipite è un asse verticale passante per il foro occipitale. Attorno a questi assi virtuali le due sfere fanno una rotazione concentrica verso un lato.

Lo sfenoide serve sempre da riferimento per la denominazione , la latero-flessione si definisce dal lato della grande ala bassa.

Side bending destro

  • Corpo dello sfenoide scende a destra (effettua una inclinazione destra su l’asse antero posteriore che collega nasion ed opistion);
  • La grande ala scende a destra (derivante dall’inclinazione del corpo dello sfenoide);
  • La scaglia occipitale discende a destra;
  • La porzione destra dell’apofisi basilare discende a destra.

La adattamento periferico dei quadranti si sviluppa in maniera crociata, il quadrante anteriore destro si presenterà in rotazione interna, il sinistro in rotazione esterna, il quadrante posteriore destro si presenterà in rotazione esterna, il sinistro in rotazione interna.

Disposizione dei quadranti nel side bending rotation destro

  • Quadrante anteriore destroin RI;
  • Spalla destrain RI;
  • Quadrante posteriore destroin RE;
  • Base sacrale destrain flessione;
  • Ala iliaca destrain conversione anteriore che porta ad un arto inferiore destro più lungo;
  • Quadrante anteriore sinistroin RE;
  • Spalla sinistrain RE;
  • Quadrante posteriore sinistroin RI;
  • Ala iliaca sinistra in conversione posteriore che porta ad un arto inferiore sinistro più corto.

Side bending rotation destro

Side bending rotation: Approccio e test

Presa della volta, gli indici e i mignoli devono essere posizionati rispettivamente sulle grandi ali dello sfenoide e sugli angoli infero-laterali dell’occipiteBisogna sincronizzarsi con movimento respiratorio primario. Durante l’estensione portiamo l’indice e il mignolo di un emicranio verso di noi, portiamoli cefalicamente e sentiamo la risposta che arriva nell’emicranio controlaterale. La mano ricettrice è la mano che ascolta il movimenti, quindi la mano controlaterale al movimento indotto. La mano in ascolto deve percepire il grado di convessità che viene a crearsi. Effettuiamo lo stesso procedimento dal lato opposto e ascoltiamo la risposta. Se a destra l’escursione di movimento è facilitato, quindi le 2 dita si avvicinano cefalicamente e l’ampiezza del movimento controlaterale è grande e viceversa a sinistra l’escursione di movimento non è facilitato e l’ampiezza del movimento controlaterale è meno importante, siamo davanti ad una disfunzione in Side Bending Rotation sinistra.

Approccio e test semplificato

Presa della volta, gli indici e i mignoli devono essere posizionati rispettivamente sulle grandi ali dello sfenoide e sugli angoli infero-laterali dell’occipiteBisogna sincronizzarsi con movimento respiratorio primario.

Durante l’estensione cranica portiamo l’indice e il mignolo cefalicamente, durante il secondo ciclo portiamo l’indice e il mignolo caudalmente. Effettuiamo questo procedimento sull’emicranio di destra e su quello di sinistra. Durante l’induzione caudale, bisogna apprezzare il grado di allontanamento tra indice e mignolo, durante l’induzione cefalica, bisogna apprezzare il grado di avvicinamento tra indice e mignolo. La disfunzione di side bending rotation sarà indicata dal lato in cui la differenza di escursione tra le due dita, applicata su ogni emicranio, è maggiore.

  1. In situazione di side bending rotation la differenza tra un emicranio e l’altro è notevole.

Correzione side bending rotation

Affinchè avvenga la correzione, bisogna valutare e trattare diverse strutture affinchè avvenga e si mantenga la correzione nel tempo. Principalmente bisogna inquadrare la disfunzione e distinguerla tra una primarietà cranica o periferica. Qualora si trattasse di primarietà cranica bisognarà andare a trattare la SSB andando a valutare diverse strutture tra cui la componente di circolazione liquorarevascolare (seno cavernoso) e duramerica (MTR). Valutate e etrattate queste strutture, è possibile valutare nuovamente la disfunzione e all’occorrenza correggerla usando tecniche ad esagerazione (esagerando il sidebending e aspettando la risposta del sistema) o contro barriera, accompagnando i movimenti limitati dell’emicranio interessato (stesso lato del side bending rotation).

 

Bibliografia:

  • CAPOROSSI R., PEYRALADE F.: Traité pratique d’ostéopathie cranienne, Editions S.I.O. De Verlaque, France, 1992;
  • UPLEDGER J. E.: Terapia cranio-sacrale. Oltre la dura. BioGuida 8 marzo 2018;
  • Appunti personali.

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Autore: Angelo Terranova

Autore: Angelo Terranova

Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

2 Commenti

  1. Elio

    In un paziente di 13 anni con un palato stretto a dx e largo dall’altro si presuppone una torsione dx? Giusto? Nel caso dopo aver trattato la disfunzione, nello specifico come tratti poi solo il mascellare superiore? Oppure c’è altro approccio? Grazie

    Rispondi
    • Angelo Terranova

      Salve, spero di riuscire a risponderle in maniera semplice ed esaustiva. In realtà un palato stretto a destra, indica la presenza di un mascellare dx in estensione. Nella torsione destra, il mascellare di destra si dovrebbe trovare in rotazione esterna, quindi mi aspetterei un palato di destra più appiattito “largo a destra”.
      .
      In osteopatia, bisogna prendere in considerazione principalmente il grado di escursione di movimento dell’osso cranico e da lì, in base alla sensazione e in base alla risposta ai nostri test, valutare se l’osso cranico risulta presentare una maggiore escursione in rotazione esterna o rotazione interna. Soltanto così possiamo valutare e definire un osso cranico in rotazione esterna o interna. Riguardo al trattamento della disfunzione, risulta difficile risponderle perché bisogna valutare il mascellare insieme alle strutture dell’apparato stomatognatico.
      Spero di aver risposto alla sua domanda.

      Rispondi

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