11 Aprile 2020

CID coagulopatia intravasale disseminata: caratteristiche, cause e terapia

La coagulopatia intravasale disseminata, conosciuta anche con l’acronimo CID è una sindrome emorragica acquisita, nota anche come coagulopatia da consumo.

Si presenta con intensità di vario grado e che spesso va a compromettere la situazione clinica della persona affetta. La CID non è mai primaria, bensì sempre secondaria ad una grave malattia come:

  • Sepsi;
  • Leucemia;
  • Tumori;
  • Trauma importante;
  • Intervento chirurgico(1)…

Indice delle informazioni che troverai nell’articolo

Coagulazione intravasale disseminata: caratteristiche

La sindrome è caratterizzata da una presenza disseminata, nella microcircolazione, di trombi. L’eccessiva formazione di questi trombi è legata ad un’attivazione della coaguazione in maniera diffusa, questa coagulazione disseminata determina il consumo dei fattori della coagulazione, determinando così anche una coagulopatia da consumo, con il consumo dei fattori, portando al rischio di emorragia (2).

Cid coagulopatia intravasale disseminata - porpora

Petechia / porpora dell’arto inferiore a causa della vasculite indotta da farmaci.
Di James Heilman, MD – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11857197

CID: meccanismo d’azione

La coagulopatia intravascolare disseminata (CID) si caratterizza da un quadro trombo-emorragico rappresentato da:

  • Attivazione dei fattori della coagulazione mediata dall’attivazione del fattore tissutale;
  • Aumento dell’attività fibrinolitica a causa dell’aumento della presenza del D-dimero a causa della degradazione della fibrina e dell’aumento dell’FDP secondario alla degradazione del fibrinogeno;
  • Consumo dei fattori che inibiscono la cascata della coagulazione come l’antitrombina III (3).

Manifestazione clinica

La presentazione clinica della CID può variare molto, ma è caratterizzata da gravi sanguinamenti cutanei e mucosi che possono esporre il paziente al rischio di morte. Ma la CID porta anche all’occlusione a causa della riduzione, consumo dei fattori della coagulazione. Gli organi maggiormente soggetti all’occlusione dei piccoli vasi sono la cute, il cervello e i reni. Seguono, i polmoni, il tratto gastrointestinale e i surreni (4).

Le alterazioni che si riscontrano più frequentemente sono: piastrinopeniariduzione del fibrinogeno plasmatico e aumento dei prodotti di degradazione della fibrina per l’intensa fibrinolisi secondaria (2).

Le cause dalla CID

Quali sono le cause della CID?

  • Quadri particolari di shock (schock anafilattico);
  • Determinate complicanze ostetriche;
  • Infezioni massive;
  • Neoplasie come quelle del pancreas e della prostata;
  • Morsi da serpente;
  • Ustioni e traumi (2).

 

Terapia

La terapia della CID deve tendere innanzi tutto a rimuovere la causa scatenante, infatti, lo scopo del trattamento sarà quello di curare la sua causa.

Es. se dovesse essere causata da un’infezione, la terapia sarà incentrata sulla cura dell’infezione (5). Ovviamente, oltre alla terapia incentrata sulla causa, si deve inoltre controllare la sintomatologia emorragica con terapia sostitutiva (ad es. somministrazione di plasma fresco) ed eventualmente ridurre il consumo dei fattori della coagulazione mediante farmaci anticoagulanti, in particolare eparina. Nonostante i continui studi della sindrome, il suo tasso di mortalità si aggira intorno al 30-50% (1), nelle situazioni di CID grave, la prognosi è quasi sempre infausta (5).

 

Bibliografia:

  1. Gullo, Sepsi: Miriade di risposte, Aspetti controversi, Soluzioni possibili. Springer; 2004 edizione 13 giugno 2008;
  2. Appunti personali;
  3. Gino Roberto Corazza, Francesco Perticone, Francesco Violi, SIMI Handbook Terapia Medica. Edra, Prima edizione edizione 13 novembre 2017;
  4. Maniscalco, Le fratture diafisarie dell’arto inferiore. Springer Verlag, 2004 ed. edizione 1 gennaio 2004;
  5. Bryan E. Anderson, Atlante di anatomia fisiopatologia e clinica: apparato tegumentario. Edra Masson; 2 edizione 1 gennaio 2013.

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Autore: Angelo Terranova

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Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

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