Ernia del disco: Sintomi, Tipologie e Terapie Efficaci
Quando si legge il referto di una risonanza magnetica della colonna vertebrale, spesso ci troviamo davanti alla presenza di un’ernia del disco. Ma non sempre troviamo questo termine, a volte leggiamo focalità erniaria, ernia vertebrale, protrusione discale o disco protruso, lesioni ad aspetto erniario… Tutti questi termini indicano la presenza di un’ernia discale, tuttavia, ognuno di essi ne rappresenta una determinata tipologia.
Cos’è l’ernia del disco
L’ernia discale non è altro che una patologia che colpisce il disco intervertebrale, presenta diverse cause, ma spesso è su base degenerativa e può differenziarsi in diverse tipologie:
- Ernia discale contenuta (protrusione del disco);
- Ernia discale espulsa o ernia discale estrusa;
- Ernia discale migrata.
Ciò che caratterizza queste 3 tipologie è lo spostamento del nucleo polposo, la sostanza gelatinosa che si trova all’interno del disco intervertebrale, verso i margini del disco. In alcuni casi, il suo spostamento può creare quella situazione tale da irritare le radici nervose e scatenando gli ormai conosciuti sintomi che, se parliamo del tratto lombosacrale, si traducono in lombalgia o lombosciatalgia.
Cos’è la protrusione discale
La protrusione discale può essere definita anche come ernia contenuta ed è caratterizzata dalla perdita di tonicità del disco stesso. Tale perdita, porta alla rottura delle lamelle che lo compongono e alla migrazione del nucleo polposo ai margini del disco stesso deformandolo.
Per rendere l’idea, bisogna pensare la conformazione del disco come quella di una cipolla. Dalla parte centrale fino all’estremità risulta composta da diversi strati. Ecco, il disco ha questa stessa conformazione, lamelle concentriche disposte su diversi livelli. Quando si ha la rottura, fissurazione di più lamelle, il liquido (nucleo polposo), viene spinto verso la parete esterna andandola a deformare. In base al tipo di deformazione e localizzazione della deformazione potremo avere più o meno sintomi.
Cos’è l’ernia del disco espulsa
Nell’ernia del disco espulsa o estrusa, si assiste alla rottura della porzione più esterna del disco (anulus fibroso) con conseguente migrazione del nucleo polposo. In questo caso, la differenza con la protrusione è la fuoriuscita del nucleo polposo dal disco intervertebrale. In base alla posizione del liquido espulso nei confronti del legamento longitudinale posteriore si assisterà a:
- Ernia Sottolegamentosa;
- Ernia Translegamentosa;
- Ernia Retrolegamentosa.
Invece, nei casi in cui la porzione espulsa si allontana dall’anello fibroso, si parlerà di ernia migrata.
Ma non solo. In base alla sua posizione, essa può essere classificata come:
- Ernia Mediana: nei casi in cui la fuoriuscita del liquido risulta essere centrale;
- Ernia Paramediana: suddivisa in destra e sinistra in cui la fuoriuscita del liquido è sempre centrale ma tendente a destra o sinistra;
- Ernia Postero-laterale o Ernia Intraforaminale: suddivisa in destra e sinistra in cui la fuoriuscita del liquido sia posteriore e laterale che occupa la regione del forame intervertebrale (foro che permette l’uscita del nervo dalla vertebra);
- Ernia Extraforaminale: suddivisa anch’essa in destra e sinistra in cui il liquido, oltrepassa il forame di coniugazione o intervertebrale (foro che permette l’uscita del nervo dalla vertebra).
Cause dell’ernia del disco
Le cause dell’ernia del disco sono varie e, possiamo dire che, spesso si sovrappongono. Sono rappresentate dai traumi (fattore biomeccanico), degenerative e famigliari. Possiamo definire la causa traumatica tra le più frequenti. In genere, parlando della mia esperienza personale, le persone affette da ernie (principalmente ernie lombari), presentano una storia di sollevamenti di peso associati a flessioni e torsioni del tronco. A volte la causa scatenante è una caduta o anche incidenti stradali che causano un colpo di frusta.
Oltre alle cause, esistono dei fattori predisponenti che ne aumentano la frequenza:
- Posture scorrette;
- Sollevamento pesi eccessivi;
- Sovrappeso;
- Deficit muscolari;
- Lesioni/traumi vertebrali.
Sintomi dell’ernia del disco
Per riuscire a fare degli esempi concreti, parleremo dei sintomi di un’ernia lombare. Il sintomo dell’ernia del disco può essere di diverse tipologie. Il più diffuso è rappresentato dal dolore, in questo caso, parlando di ernia del disco lombare, saremo davanti alla presenza di dolore lombare. Al dolore possono associarsi sintomi radicolari sensitivi che, nella discopatia lombare, sono rappresentati da sciatalgia o cruralgia. La presenza o assenza di sciatalgia o cruralgia dipende dal livello vertebrale in cui è presente la discopatia.
Oltre ai sintomi radicolari sensitivi, possono essere associati sintomi radicolari motori rappresentati da ipostenia (riduzione forza muscolare) o paresi (assenza di movimento) delle strutture innervate dal nervo irritato/colpito dall’ernia discale. Altro sintomo, sicuramente più raro è di tipo neurovegetativo e si presenta nella sindrome della cauda equina.
La discopatia non rappresenta la sola causa del mal di schiena. Se volessi approfondire, ti consiglio di leggere l’articolo in cui tratto le cause del mal di schiena.
Diagnosi dell’ernia del disco
La diagnosi dell’ernia del disco è sia clinica che strumentale. I primi passi della diagnosi vede il medico nella valutazione della storia clinica della persona e dall’esecuzione di un attento esame fisico rappresentato dalla valutazione della colonna vertebrale, valutazione degli arti inferiori (nel caso di possibile ernia lombare) e degli arti superiori (nel caso di ernia cervicale) dal punto di vista motorio, sensitivo e dei riflessi muscolo tendinei. Se vuoi sapere di più sulla valutazione medica, ti consiglio di leggere l’articolo sull’esame neurologico lombare.
Il passo successivo all’esame clinico è l’esame strumentale, se necessario, rappresentato da RMN (risonanza magnetica nucleare) o TC (tomografia computerizzata). Occasionalmente, per aiutare a distinguere con precisione quale radice nervosa sia coinvolta, è possibile eseguire una Elettromiografia e test di velocità di conduzione nervosa (EMG/NCV).
Trattamento Ernia discale
Non sempre si riesce ad inquadrare la migliore terapia per l’ernia al disco. C’è da dire che l’ernia del disco è una patologia che presenta un’alta percentuale di risoluzione spontanea. Per tale motivo il primo approccio, in genere, è conservativo. Fanno eccezione quelle situazioni in cui si è in presenza della sindrome della cauda equina e di ernie molto voluminose che riportano importanti deficit radicolari. Di seguito vediamo nel dettaglio le diverse tipologie di cura dell’ernia del disco.
Trattamento conservativo ernia del disco
Il trattamento conservativo dell’ernia discale varia in base all’entità e alla durata del quadro clinico. E’ personalizzato e comprende il riposo, terapia farmacologica, esercizi fisici, terapia manuale (osteopatia, fisioterapia).
Trattamento chirurgico dell’ernia del disco
Il trattamento chirurgico dell’ernia del disco non è il trattamento di elezione e prevede una discectomia (asportazione del materiale discale). Esso viene eseguito in determinate situazioni:
- I sintomi non accennano a passare/diminuire e permangono da oltre 6 settimane;
- Presenza di deficit neurologici sensitivo-motori, meglio se documentati dagli esami strumentali EMG;
- La terapia conservativa non ha avuto alcun effetto;
- Non si ha alcuna risposta al trattamento farmacologico.
- Insorgenza della sindrome della cauda equina.
Ho i nervi del collo e braccio sinistro e destro cosa può essere grazie mi può fare sapere grazie mille buona serata Laura
Salve, mi dispiace ma non riesco a capire la sua domanda. Se dovesse avere dolore cervicale e fastidi agli arti superiori, le cause possono essere molteplici ed è necessario che il suo medico la visiti e valuti la sua situazione clinica per poter formulare una diagnosi.
Saluti