2 Luglio 2021

Mal di schiena lombare: possibili cause e rimedi

La lombalgia, comunemente conosciuta anche come mal di schiena lombare, rappresenta uno dei principali sintomi che costringono la popolazione e limitare la propria attività quotidiana costringendo l’interessato, a volte, ad assentarsi anche dal posto di lavoro. E’ seconda soltanto alla cefalea e si stima che circa l’80% della popolazione mondiale ne abbia sofferto almeno una volta nella vita (1).

Indice delle informazioni che troverai nell’articolo

Cause del mal di schiena

Nell’85% dei casi, il mal di schiena lombare risulta avere una causa sconosciuta (idiopatica), che comunemente viene riconosciuta nell’età, aspetti psicosociali (depressione, stress), fumo (la nicotina danneggia i vasi togliendo il nutrimento per i dischi intervertebrali), stress da sovraccarico (tipologia di lavoro ed eccessiva attività fisica) (2). il restante 15% vede la causa della lombalgia in problemi strutturali e patologie come:

  • Fratture vertebrali;
  • Neoplasie (tumori);
  • Infiammazione: artrite reumatoide (3-4);
  • Metaboliche: osteoporosi, osteocondrosi… (4);
  • Vascolari: aneurisma aorta, stenosi iliache… (4);
  • Degenerative: osteoartrite, patologie del disco (ernia o protrusione) e delle faccette articolari (artrosi)… (4);
  • Etc…

La sintomatologia dolorosa è spesso autolimitante e riesce ad avere una risoluzione spontanea tra le 2 e 6 settimane anche se a volte i sintomi possono protrarsi fino a 2 mesi. Purtroppo, dato le cause sconosciute, nel 25% delle persone affette, la lombalgia ritornerà a farsi presente nell’arco dello stesso anno (3). Però solo l’8% degli individui affetti presenterà il dolore lombare oltre le 2 settimane e soltanto l’1% necessiterà realmente di un trattamento dato che nella stragrande maggioranza, il dolore tenderà a passare entro un mese dalla sua comparsa (5).

Oltre alle cause sopra riportate che racchiudono soltanto il 15% delle cause note, il restante 85% dei dolori lombari sono causati quindi da problematiche di carattere meccanico o viscerale.

Cause meccaniche del mal di schiena lombare

Le cause meccaniche del mal di schiena lombare non necessariamente prevedono la presenza di un substrato patologico. Nella stragrande maggioranza dei casi, le cause meccaniche sono da collegare alla muscolatura della colonna vertebrale lombare che, per un motivo o per un altro si trova in una situazione di eccessiva contrazione o di debolezza. La colonna lombare lavora sostenendo dei pesi non indifferenti, specialmente in dinamica e, per tale motivo, bisogna avere una muscolatura sana e ben allenata che si occupi di sorreggere e di garantire i movimenti delle singole vertebre lombari (6). Quindi  quando le cause sono puramente meccaniche è possibile risolvere il dolore lombare attraverso l’esecuzione di alcuni esercizi. (leggi di più sugli esercizi).

Cause viscerali dei dolori lombari

La colonna lombare non è una struttura a se ma presenta rapporti molto intimi con l’intestino. Bisogna sapere che l’intestino risulta legato al rachide lombare attraverso dei robusti legamenti. Per tale motivo, un problema di origine viscerale, potrebbe causare un sovraccarico meccanico della colonna, alterano la sua corretta mobilità e creando compensi anche a livello muscolare causando dolore. Non solo! I dolori lombari potrebbero essere causati dal cosiddetto riflesso viscero somatico (Leggi di più sul mal di schiena di origine viscerale) (6). Leggi di più sui collegamenti tra intestino e mal di schiena.

Fattori di rischio del dolore lombare

Sono stati eseguiti diversi studi sul ruolo dell’attività fisica nella lombalgia. Il 50% dei praticanti sport risulta essere maggiormente soggetto al dolore lombare e in gran parte di essi, risulta essere un deterrente per la sospensione dell’attività stessa (5). Altri studi hanno affermato che i lavori che costringono a movimenti ripetitivi di torsione vertebrale, non risultano essere direttamente correlati all’insorgenza dei dolori lombari, viceversa, i lavori che costringono ad una inclinazione anteriore della colonna lombare o al sollevamento di almeno 25 kg di peso, risultano essere collegati al continuo ripresentarsi della lombalgia durante nell’arco di un anno solare (2).

Manifestazioni e sintomi del mal di schiena lombare

Dire mal di schiena lombare vuol dire tutto e niente, questo perché la lombalgia si può presentare in diversi modi. Infatti, con il termine lombalgia, spesso dichiarato come dolore alla schiena basso, si possono indicare le seguenti zone:

  • In fondo, in prossimità del sacro (dolore lombosacrale);
  • Al centro della schiena (dolore lombare);
  • Sul gluteo e coscia (lombosciatalgia);
  • Sulla coscia, polpaccio e piede (sciatalgia).
Sintomi mal di schiena

In questa immagine vediamo che il dolore lombare, in base alla localizzazione si può manifestare e indicare in diversi modi.

Quali sono gli esami da eseguire

Nel corso degli anni si è sempre abusato della possibilità di eseguire esami diagnostici per immagini così da valutare l’integrità strutturale della colonna vertebrale. Ma, come già detto, soltanto il 15% dei mal di schiena sono riconducibili a patologie e solo una minima parte da patologie che colpiscono direttamente le strutture che la compongono.

Per tale motivo, gli esami per immagini devono essere effettuati dietro accurata valutazione dello specialista (ortopedico o fisiatra). Dopo un’attenta analisi saranno queste figure a prescrivere l’esame più adatto alla situazione clinica della persona. Gli esami che vengono prescritti per la valutazione della colonna vertebrale lombare sono:

  • RX (raggi x): valutazione della porzione osseo;
  • TC (tomografia computerizzata): valutazione delle parti ossee della colonna ma senza sovrapposizione e con possibilità di immagine tridimensionale;
  • RM (risonanza magnetica): valutazione dei dischi tra una vertebra e l’altra.

Rx della colonna vertebrale

L’Rx alla colonna vertebrale da diverse informazioni:

  • Allineamento delle diverse porzioni della colonna (lordosi cervicale e lombare e cifosi dorsale);
  • Presenza di scoliosi se sul piano frontale la colonna presenta delle convessità e concavità a destra o sinistra;
  • Alterazioni della morfologia vertebrale (cuneizzazioni, schiacciamento…);
  • Spazi intersomatici (spazio tra una vertebra e l’altra);
  • Anterolistesi o posterolistesi visibile in proiezione obliqua, in questa proiezione se dovesse essere presente la patologia, avremo una rottura dell’istmo vertebrale (rottura della porzione di arco che collega l’articolazione superiore con l’inferiore della vertebra).
Rx colonna lombare

Rx laterale colonna lombare in uomo di 34 anni. By FitBro – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=68355571

Generalmente le proiezioni sono Antero-posteriore e Latero-laterale. Per studiare i fori di coniugazione si effettuano delle proiezioni oblique.

TC della colonna vertebrale

La tomografia computerizzata viene utilizzata per dare delle informazioni analitiche rispetto all’Rx. Con questo esame, viene valutata la struttura senza che ci siano le sovrapposizioni che avvengono nell’Rx e da la possibilità della costruzione di un’immagine tridimensionale della struttura studiata.

Tc cervicale

Esempio di Tc cervicale in soggetto di 30 anni con cervicalgia cronica che presenta un arco anteriore di C1 leggermente voluminoso ma all’interno dei parametri di normalità.
By Mikael Häggström – Own work, CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=74761025

RM della colonna vertebrale

La risonanza magnetica della colonna vertebrale, a differenza dell’Rx, riesce a dare informazioni riguardo il contenuto osseo, non viene valutata quindi la struttura ossea, ma i tessuti. E’ l’esame di elezione per le discopatie o fratture intraspongiose che si verificano nelle sacroileiti. Non è un esame dannoso come Rx e Tc che usano radiazioni ionizzanti.

Risonanza magnetica colonna vertebrale

By Dzenanz – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=16943663

Terapia per il mal di schiena

La terapia per il mal di schiena è molto varia e si organizza in base alla situazione clinica della persona affetta. La gestione della lombalgia è molto importante e prevede sia un approccio terapeutico che un approccio riabilitativo e manipolativo. Data  la complessità della problematica e date le diverse cause (multifattorialità), l’approccio risulta essere multidisciplinare (7) che vede la presenza della figura medica insieme ad altre figure di supporto come il fisioterapista e/o l’osteopata. L’osteopata non rientra nel percorso riabilitativo, ma si integra perfettamente alla terapia (6). Sembra inoltre che la terapia manipolativa, risulti essere, spesso, più efficace della terapia medica (8).

Fisioterapia per la schiena

Il trattamento fisioterapico per il mal di schiena viene generalmente suddiviso in due fasi. La prima fase corrisponde alla fase acuta che richiede l’utilizzo di macchinari come la Tecar, laser, tens, magari associati a sedute di massoterapia, andando ad agire sulle strutture infiammate. Successivamente, eliminata l’infiammazione della zona interessata, si passerà alla seconda fase che vedrà l’utilizzo di esercizi di educazione posturale (vedi alcuni esercizi per il mal di schiena) con lo scopo di lavorare a 360° sulla colonna vertebrale e non solo sulla zona che ha presentato il sintomo.

Mal di schiena e osteopatia

Il mal di schiena viene spesso trattato con l’osteopatia, questo perché si è visto che la terapia manipolativa osteopatica, risulta avere una buonissima efficacia, con probabilità molto alte di risoluzione. In osteopatia si valuta con molta attenzione la biomeccanica del tratto lombare e tutte le strutture ad esso collegate (osteomuscolari o viscerali). Leggi di più sul mal di schiena e osteopatia.

 

Bibliografia

  1. Nachemson, alf l. md, The Lumbar Spine An Orthopaedic Challenge, 1976, 1: 1-7;
  2. Luigi Manfrè and Johan Van Goethem, Low Back Pain, Febbraio 2020, DOI: 10.1007/978-3-030-38490-6_18;
  3. Francesca Bonetti, La lombalgia: approccio multiprofessionale per il fisioterapista, Edra (22 aprile 2019);
  4. Paolo Novelli, Roberta Casali, Rocco D. Mediati, Terapia del dolore, SEE Firenze (1 gennaio 1999);
  5. Pengel LH, Herbert RD, Maher CG. Acute low back pain: systematic review of its prognosis. BMJ. 2003;327:323;
  6. Esperienza e formazione personale;
  7. Andaru Cahya, SWidodo Mardi Santoso, Machlusil HusnaMachlusil Husna. Low Back Pain, March 2021
    DOI: 10.21776/ub.jphv.2021.002.01.4;
  8. Wayne Whittingham, Niels Grunnet-Nilsson, Active range of motion in the cervical spine increases after spinal manipulation, November 2001Journal of Manipulative and Physiological Therapeutics 24(9):552-5. DOI: 10.1067/mmt.2001.118979.

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Autore: Angelo Terranova

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Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

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