Plesso pudendo: descrizione anatomica
Sebbene non sia sempre chiaramente distinguibile dal plesso sacrale, il plesso pudendo rappresenta uno dei sei plessi del sistema nervoso centrale. È composto prevalentemente da fibre che provengono dal ramo ventrale di S3 a cui si aggiungono fibre provenienti da S2 e da S4. È situato anteriormente al plesso sacrale, sul margine superiore del muscolo ischio-coccigeo ed è fissato, insieme ai vasi sacrali laterali, alle pareti laterali della piccola pelvi dalla fascia pelvica che gli aderisce anteriormente.
Il cavo para-rettale lo separa dall’ antistante ampolla rettale.
Plesso pudendo: rami anastomotici
Il plesso pudendo:
- Cede un contingente di fibre proveniente da S4 al sottostante plesso coccigeo;
- Riceve rami anastomotici da S2 ed S3 dal sovrastante plesso sacrale;
- Riceve rami comunicanti grigi provenienti dalla catena latero-gangliare, che, in regione pelvica, è situata medialmente ai forami sacrali anteriori.
Plesso pudendo: rami collaterali
I rami collaterali del plesso pudendo si dividono in rami viscerali e rami somatici.
- I rami collaterali viscerali sono fibre mieliniche pre-gangliari provenienti dal segmento parasimpatico sacrale del midollo spinale. Si staccano dalla porzione anteriore del plesso pudendo e raggiungono organi pelvici quali la vescica, il retto e la vagina. Tali fibre possono decorrere indipendentemente e raggiungere le pareti del loro organo bersaglio, oppure possono entrare a far parte del plesso pelvico o del plesso ipogastrico, di pertinenza del sistema nervoso simpatico.
- I rami collaterali somaticisono rappresentati da un nervo muscolare, uno sensitivo uno misto.
–Nervo del muscolo elevatore dell’ano e del muscolo ischio-coccigeo→nervo motorio le cui fibre originano da S4. Si stacca dalla faccia anteriore del plesso e si porta sulla faccia profonda dei due muscoli, portando loro innervazione;
–Nervo inferiore mediale della natica→è un nervo sensitivo che origina da S2 ed S3. Si porta fuori dalla cavità pelvica, passando per il grande forame ischiatico e posizionandosi al di sotto del grande gluteo. Raggiunto il margine inferiore di tale muscolo, diventa sottocutaneo e va ad innervare la cute infero-mediale della natica;
–Nervo emorroidale (o rettale) inferiore→nervo misto proveniente da S3 ed S4; spesso considerato come collaterale del nervo pudendo. Esce dal bacino attraversando il muscolo ischio-coccigeo, insieme ai vasi rettali inferiori. Raggiunta la fossa ischio-rettale si dissolve nei suoi rami cutanei, che vanno ad innervare la cute perianale, e nei rami muscolari, diretti, invece, al muscolo dello sfintere anale esterno e alla porzione terminale del canale anale.
Rami terminali
Il plesso pudendo dà un unico ramo terminale, il nervo pudendo appunto, che trae origine da tutte e tre le radici del plesso.
- Nervo pudendo→nervo misto che trae origine da tutte le radici del plesso, le quali si uniscono in prossimità del margine superiore del muscolo ischio-coccigeo. Esce dal bacino, insieme ai vasi pudendi interni, appoggiandosi alla grande incisura ischiatica tra piriforme e ischio-coccigeo, circonda la spina ischiatica e rientra nella pelvi attraverso la piccola incisura ischiatica raggiungendo la fossa ischio-rettale. Si dispone, quindi, al di sotto del muscolo elevatore dell’ano, in un canale definito canale dell’Alcock, formato dallo sdoppiamento della fascia del muscolo otturatore interno. Una compressione del nervo a questo livello può portare ad una sindrome molto dolorosa che influisce negativamente sulla vita di chi ne soffre: la nevralgia del pudendodetta anche sindrome dell’Alcock.
All’interno di suddetto canale, percorrendo sagittalmente il muscolo otturatore interno.
Nervo pudendo: rami terminali
Il nervo pudendo si divide nei due rami terminali, il nervo perineale e il nervo dorsale del pene o del clitoride.
Il nervo dorsale del pene o del clitoride giunge al margine inferiore della sinfisi pubica, sotto il legamento sotto-pubico e prosegue verso il dorso del pene o del clitoride, tra fasci del legamento sospensore, accompagnato dai vasi omonimi. Nel maschio, il nervo decorre sul dorso del pene tra i due corpi cavernosi, fino al glande; nella femmina, essendo più corto, si dissolve al clitoride e a parte delle piccole labbra. Innerva i corpi cavernosi.
Il nervo perineale viene considerato come diretta prosecuzione del nervo pudendo; insieme all’arteria omonima, si porta al trigono uro-genitale. A livello del muscolo trasverso del perineo si divide in un ramo profondo e uno superficiale:
- Il ramo superficiale, emerge dalla faccia esterna del muscolo trasverso superficiale del perineo e diventa sottocutaneo. Si distribuisce alla cute del perineo, allo scroto, alla faccia inferiore del pene, oppure, nella donna, si distribuisce alle grandi labbra .
- Il ramo profondo si inserisce tra i due muscoli trasversi del perineo (profondo e superficiale) e va ad innervare, con i rami motori, i muscoli trasversi del perineo, ischio-cavernosi, bulbo-cavernosi e sfintere uretrale; con i rami sensitivi, il bulbo e la mucosa dell’uretra.
Il nervo pudendo contiene anche fibre pre-gangliari parasimpatiche dirette ai vasi arteriosi degli organi genitali, che ne stimolano la vasodilatazione (nel maschio l’azione parasimpatica di tali fibre produce l’erezione del pene).
Bibliografia:
- Gray – Drake, Anatomia del Gray, Elsevier Masson 2009;
- Anastasi – G. Balboni, Trattato di Anatomia umana, Edi-Ermes IV 10/2006.
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