TFE (Test di flessione dall’estensione)
Il TFE (test di flessione dall’estensione) viene annoverato nel gruppo dei test di ingresso. Esso viene usato per individuare il lato disfunzionale, ovvero la sede della disfunzione sacro-iliaca.
TFE (test di flessione dall’estensione): esecuzione del test
Il test viene eseguito con il paziente in piedi, gli si fanno fare alcuni passi sul posto per ottenere una posizione il più possibile uguale a quella che ha naturalmente, l’operatore si pone posteriormente al paziente, aggancia le SIPS (spina iliaca postero superiore) da sotto con i pollici e chiede una flessione del busto in avanti, facendola partire con un “rotolamento” della testa per poi farlo proseguire con il resto del corpo.
In una situazione di normalità, all’inizio della flessione le SIPS dovrebbero rimanere ferme, poi, iniziata la nutazione sacrale, si dovrebbe avere un avanzamento sincrono dei pollici; ciò indicherebbe una libertà delle ali iliache rispetto all’osso sacro. In questo caso il test risulterà NEGATIVO.
Se invece, durante la flessione del tronco, uno dei due pollici viene trazionato prima rispetto all’altro, in base al grado della disfunzione (indicata con dei +, se positivo il numero dei + sarà maggiore:++ o +++), si avrà una POSITIVITÀ del test, quindi saremo in presenza di una disfunzione iliaca, dal lato in cui, appunto, la SIPS parte prima. Ciò sarà indice di maggiore solidarietà tra il sacro e quell’ala iliaca.
NB. Con questo test si individua solamente il lato della disfunzione, per un’ulteriore conferma e discriminazione su quale sia la restrizione di movimento dell’ala iliaca, sarà opportuno consultare anche altri test (vedi Pelvic Roll, Downing Test…).
Bibliografia:
- Appunti personali;
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