3 Aprile 2019

Tipologie e significato di Edema

Prima di parlare dei diversi tipi di edema, dobbiamo specificare in breve il suo significato e a cosa ci riferiamo quando parliamo di edema.

Indice delle informazioni che troverai nell’articolo

Significato di edema

L’edema conosciuto anche come idropisia, indica un aumento di liquido all’interno degli spazi interstiziali. Lo spazio interstiziale o interstizio, non è altro che lo spazio, seppur minimo, che si trova tra due parti del corpo. Spesso si sente parlare anche di cellule interstiziali, in questo caso ci riferiamo a particolari tipi di cellule che si trovano nello stroma di ghiandole. Quando si ha un aumento del liquido interstiziale, si parla di edema interstiziale.

Il corpo è composto da circa il 70% di acqua. I 2/3 si trovano all’interno delle cellule, mentre il restante 1/3 si trova nell’interstizio e solo il 5% della totalità di acqua si trova nel plasma sanguigno. Quindi il liquido interstiziale è un liquido sempre presente, ma deve rimanere entro certi range. Oltrepassato questo range iniziamo a parlare appunto di edema. Questo avviene quando non c’è più un corretto equilibrio tra la pressione idrostatica e la pressione colloido  osmotica od oncotica.

Edema

By OpenStax College – Anatomy & Physiology, Connexions Web site. http://cnx.org/content/col11496/1.6/, Jun 19, 2013., CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30148565

Edema: come si forma?

Prima di capire come si forma un edema è importante avere qualche informazione sui meccanismi che permettono il passaggio e il riassorbimento dei liquidi corporei.

A livello capillare abbiamo l’arteriola che porta il sangue in periferia. In questa zona la pressione idrostatica (pressione che esercita il fluido) maggiore rispetto alla pressione oncotica (pressione di attrazione da parte delle proteine). Segue una vena che ha una maggiore pressione oncotica rispetto all’idrostatica. Nelle vene la pressione idrostatica è garantita dalla presenza dei muscoli, del diaframma e delle valvole unidirezionali. Le venule raccolgono il liquido che esce per la pressione idrostatica arteriolare. Tale liquido non viene riassorbito tutto, il restante viene riassorbito dal sistema linfatico.

Quando uno dei tre sistemi (idrostatica, oncotica, linfatico) viene meno, si creano le condizioni perfette per la formazione dell’edema.

Tipi di edema

Bisogna fare una distinzione sui diversi tipi di edema in cui possiamo imbatterci.

Inoltre, l’edema che si verifica nei disturbi emodinamici, viene definito come TRASUDATO povero di proteine e con speso specifico inferiore a 1012.

Nell’infiammazione l’edema infiammatorio è un ESSUDATO ricco di proteine con un peso specifico maggiore di 1020. Il livello che ci indica quando vi è un ESSUDATO  è la concentrazione di proteine che è 3mg/dl.

In base alla sede in cui si presenta, l’edema viene chiamato, definito in differenti modi. Possiamo avere un edema localizzato o un edema generalizzato. Può verificarsi in qualsiasi parte del corpo, ma principalmente si presenta nei tessuti sottocutanei, nei polmone e nel cervello.

Quando avviene all’interno di cavità del corpo viene chiamato: idrotoraceidroperitoneo o asciteanasarca quando si parla di edema generalizzato).

Edema localizzato

L’edema localizzato è semplice da distinguere dall’edema generalizzato, infatti, si parla di edema localizzato quando ci si limita ad un organo o distretto circoscritto, generalmente la sua genesi è dovuta all’ostruzione di un vaso venoso o linfatico quindi in casi di ostruzione venosa profonda o di linfedema primitivo.

Linfedema

By Bobjgalindo – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11395272

Edema generalizzato

L’edema generalizzato, a differenza del localizzato, nella maggior parte dei casi è accompagnato da tumefazione dei tessuti molli in differenti distretti corporei. Quindi si parla di edema non circoscritto ma, come dice la parola stessa, generalizzato. Generalmente viene causato da scompenso cardiaco congestizio, problemi renali (come la sindrome nefrosica che porta ad una incapacità di escrezione del sodio), cirrosi epatica (l’edema si manifesta maggiormente come edema agli arti inferiori ed edema scrotale).

Anasarca

L’anasarca è un edema massivo e diffuso e sottocutaneo. Esso non deriva da un processo infiammatorio ed è presente spesso nei malati terminali, ovvero nei pazienti che sono in grave scompenso. Nei malati oncotici l’anasarca è dovuto al fatto che il tumore degrada le proteine e viene a mancare così la quota di pressione oncotica, fondamentale per il riassorbimento di liquido dallo spazio interstiziale.

Edema sottocutaneo

L’edema sottocutaneo varia in base alla causa e può presentarsi in differenti zone del corpo. Può essere maggiore o minore, in base alla pressione idrostatica. Quando è causato dalla pressione idrostatica, la sua distribuzione è tipicamente influenzata dalla gravità e in questo caso si parlerà di edema declive. Generalmente quando si parla di edema declive ci si riferisce a edema degli arti inferiori, facilmente verificabile dal segno della fovea.  Il sottocutaneo si presenta principalmente nell’insufficienza cardiaca congestizia, nell’insufficienza del ventricolo destro.

Segno della fovea

By James Heilman, MD – Own work, CC BY-SA 3.0, Fonte: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11787530

Quando invece l’edema è dato da insufficienza renale o da sindrome nefrosica, siamo davanti ad una situazione più grave poichè coinvolgerà tutte le parti del corpo nella stessa maniera.

Edema polmonare

L’edema polmonare si verifica nell’insufficienza cardiaca sinistra, nell’insufficienza renale, nelle infiammazioni polmonari che causano un aumento della permeabilità delle pareti dei capillari. È possibile diagnosticare un edema polmonare con lo stetoscopio. Alle basi polmonari saranno presenti dei crepitii dovuti dalla presenza di liquido nello spazio interstiziale. I crepitii diventeranno rantoli a medie bolle, poi a grandi bolle e infine bolle alla bocca. L’edema polmonare può portare al decesso dopo 2 ore dall’insorgenza.

Edema polmonare

Rx torace in corso di edema polmonare acuto. Evidenza di dimensioni cardiache aumentate. Redistribuzione del flusso vascolare verso l’alto (cerchio). Presenza di versamento pleurico bilaterale.
Di James Heilman, MD – Opera propria, CC BY-SA 3.0, 
Fontehttps://commons.wikimedia.org/

L’edema polmonare può causare la morte interferendo con la funzione ventilatoria.

Edema cerebrale

L’edema cerebrale può essere localizzato o generalizzato. Può essere causato da un trauma cranico (commozione cerebrale, stato infiammatorio locale). Quando è generalizzato si ha infiammazione di tutta la corteccia cerebrale, tipo nelle meningiti. Negli infanti, si ha anche l’idrocele per aumento del LCR dovuto ad una iperstimolazione delle cellule del pacchioni.

Edema cerebrale

Edema cerebrale da una metastasi polmonare
By © Nevit Dilmen, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18633668

Scopri cosa sono le meningi e il liquido cefalorachidiano (LCR).

Tale situazione è una condizione preoccupante. Nei casi più gravi, può causare una erniazione del materiale cerebrale causando anche il decesso della persona.

Edema degli arti inferiori

L’edema degli arti inferiori indica un aumento di liquido proprio nella regione degli arti inferiori. Tale situazione è una delle più diffuse e può avere diverse cause. Può essere causato da un’ostruzione al drenaggio linfatico, oppure da un’infezione che altera la presenza di proteine all’interno del circolo sanguigno con conseguente fuoriuscita di liquido nello spazio interstiziale.

Edema degli arti inferiori

By Wang Kai-feng, Pan Hong-ming, Lou Hai-zhou, Shen Li-rong, Zhu Xi-yan – Wang Kai-feng, Pan Hong-ming, Lou Hai-zhou, Shen Li-rong, Zhu Xi-yan: [http://www.biomedcentral.com/content/pdf/1471-2407-11-204.pdf Interleukin-11-induced capillary leak syndrome in primary hepatic carcinomapatients with thrombocytopenia.] In: BMC Cancer 2011, 11:204 doi:10.1186/1471-2407-11-204 (Open Access), CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15371093

L’edema agli arti inferiori, in alcuni casi,  potrebbe essere definito edema fisiologico, ad esempio durante la gravidanza. Infatti i gonfiori in gravidanza sono molto diffusi e spesso si presentano come edema alle gambe.

Edema in gravidanza

L’edema in gravidanza viene definito come un edema fisiologico, poiché non viene causato da una patologia, ma da un evento autoindotto. Tale fenomeno avviene nella gravidanza avanzata ed è causato dalla ritenzione del sodio (Na) a causa degli estrogeni. Altra causa, questa volta meccanica, è la compressione della vena cava in clinostatismo da parte dell’utero ingrossato. Tale evento limita il deflusso di sangue e promuove la stasi venosa degli arti inferiori.

Mai sottovalutare la situazione

Lo scopo di questo articolo è stato quello di informare il lettore e di far capire che quando si parla di edema, bisogna sempre far valutare la situazione dal proprio medico o sanitario di riferimento. Questo perchè, determinate tipologie, come hai già letto, possono portare anche alla morte.

E’ molto importante non sottovalutarlo è un segnale della patologia che lo ha provocato. Se importante, esso può ostacolare la riparazione delle ferite o la risoluzione di infezioni.

 

L’edema cerebrale è una condizione preoccupante. Se grave, la sostanza cerebrale può erniare per esempio attraverso il forame magno, oppure comprimere la rete vascolare cerebrale. Entrambe le condizioni possono danneggiare i centri midollari e causare il decesso.

 

Bibliografia:

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Autore: Angelo Terranova

Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

2 Commenti

  1. Livia

    Salve, è consigliato il massaggio linfodrenante in caso di linfonodi bloccati da infezione batterica? Grazie

    Rispondi
    • Angelo Terranova

      Salve Livia. Il massaggio linfodrenante può essere utilizzato per diversi scopi: per evitare il ristagno di liquidi nel post intervento chirurgico, nei linfedemi, per limitare l’accumulo di liquidi durante il periodo di gestazione… Ovviamente ogni situazione è da contestualizzare con la situazione in cui si trova la persona, tuttavia, la presenza di processi flogistici (infiammazione) rientra nelle controindicazioni.
      Perché dico che bisogna contestualizzare il trattamento? Perché ci sono anche delle controindicazioni basate sulla situazione clinica della persona (problematiche cardiorespiratorie, ipertensione, ipotensione, infezioni…). Per tale motivo, per rispondere alla sua domanda, avendo un’infezione in corso, le consiglierei, prima di prendere la decisione di sottoporsi al trattamento, di parlare con il suo medico curante.
      Spero di aver risposto alla sua domanda.
      Un saluto e buone feste.

      Rispondi

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