Autore: Giuseppe Ilardo

15 Dicembre 2021

Sistema linfatico: organizzazione topografica

Il sistema linfatico, o meglio, il sistema circolatorio linfatico, è un sistema complesso, composto da vasi che hanno la funzione di drenare fluidi dallo spazio interstiziale dei tessuti al torrente circolatorio e di organi.

Sistema linfatico

Sistema circolatorio linfatico include organi linfoidi primari e secondari, vasi linfatici. By SGUL lymres – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=99532989

Dal punto di vista anatomo-funzionale, il sistema linfatico si suddivide in:

  • Sistema superficiale: drenaggio di cute e sottocute;
  • Sistema profondo: drenaggio di ossa, muscoli, nervi e articolazioni;
  • Sistema viscerale: drenaggio di organi.

Il sistema profondo, a differenza del sistema superficiale, è direttamente a contatto con i tronchi linfatici e riceve linfa drenata dal sistema superficiale stesso grazie a vasi perforanti che attraversano la fascia superficiale della cute trasportando la linfa in profondità.

Il sistema superficiale viene quindi drenato nel sistema profondo a livello di 3 specifici punti:

  • Ascella;
  • Piega inguinale;
  • Collo laterale.

In queste tre regioni sono presenti moltissimi linfonodi (e ovviamente vasi perforanti) che vengono sempre controllati in esami clinici.

Leggi di più sul drenaggio linfatico.

Sistema linfatico: ordini vascolari

Vi sono 4 ordini vascolari a livello del sistema circolatorio linfatico, a partire dall’origine del trasporto della linfa fino alla terminazione:

Capillari linfatici

I primi vasi che originano il sistema superficiale ed il sistema profondo linfatico, sono i capillari linfatici. Taluni, sono delimitati da un singolo strato di cellule endoteliali a lamina basale discontinua (e assenza di periciti).

Tra le cellule endoteliali vi sono giunzioni che consentono il passaggio di liquido interstiziale e particelle (proteine, virus, batteri ecc…) anche di medie-grosse dimensioni.

Capillari linfatici

Caratteristica esclusiva di questi condotti vascolari è la presenza di filamenti di ancoraggio che protendono dalle cellule endoteliali e si ancorano a livello deli spazi intercellulari tra le cellule del tessuto circostante. Questi filamenti sono formati pressoché da fibre collagene e hanno particolari funzioni, ovvero determinano principalmente, mediante la loro messa in tensione, l’aumento del calibro del vaso capillare permettendo in questo modo l’entrata dei fluidi interstiziali accumulati nella zona pericapillare. Il fluido entrerà nel vaso per diffusione passiva o trasporto attivo.

Vasi precollettori linfatici

I capillari linfatici si raccolgono a livello dei vasi precollettori linfatici di maggiore calibro. I vasi precollettori mettono in comunicazione la linfa capillare con i vasi collettori successivamente e la costituzione della parete dei vasi precollettori è simile a quella delle venule sanguifere anche se appare completamente assente la regolare suddivisione in tonache.

La lamina basale è sostituita con tessuto elastico. Questi vasi precollettori sono situati generalmente in prossimità di vasi sanguiferi e tessuto adiposo.

Vasi collettori linfatici

I vasi collettori linfatici sono muniti di valvole la cui funzione comprende:

  • Impedire reflusso;
  • Impedire inversione di flusso;
  • Consentire flusso centripeto (verso il centro).

Le valvole sono costituite da stroma fibroelastico che si sovrappone alle cellule endoteliali a livello della tonaca intima.

Le valvole sono un sistema quindi di regolazione del flusso e quindi a livello dei collettori si avranno:

  • tratti intervalvolari: Regioni maggiormente dilatabili
  • tratti valvolari: Regioni difficilmente dilatabili

La direzione del flusso viene fornita dalla contrazione ritmica di segmenti di muscolatura liscia (della tonaca media) e quindi dalla chiusura delle valvole distali e l’apertura delle valvole prossimali.

È infatti possibile suddividere la parete vascolare del vaso collettore in 3 tonache:

  • tonaca intima: a contatto con il lume è di natura endoteliale, costituita da una membrana basale sottostante e da uno strato di fibre elastiche a decorso longitudinale.
  • tonaca media: esile strato di tonaca muscolare (e fibre elastiche). Il muscolo liscio si dispone in due fasce, esterna e interna (intrecciate a passo diverso e direzione opposta).
  • tonaca avventizia: forte componente elastica all’interno della quale sono presenti condotti vascolari simili ai vasa vasorum.

Tronchi e dotti linfatici

Tronchi e dotti linfatici sono già ampiamente stati descritti in precedenza e determinano la terminazione del decorso del sistema linfatico.

Taluni, hanno la stessa struttura macroscopica dei collettori presentando la suddivisione nelle 3 tonache.

Le valvole, soprattutto nei tronchi a più grande dimensione, sono del tutto assenti. Sono tuttavia presenti strutture valvolari tra dotto toracico, dotto linfatico destro con i rispettivi sbocchi venosi ai fini di impedire il reflusso della linfa.

Le valvole di questi condotti terminali sono assai simili a quelle già descritte per i vasi collettori, solo che in aggiunta si rileva la presenza di fibre muscolari lisce a decorso parallelo a quello del vaso.

Bibliografia

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Autore: Giuseppe Ilardo

Studente di Medicina e Chirurgia.

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