Tumore dell’utero: le diverse tipologie
Prima di parlare del tumore dell’utero, è importante dare la definizione di tumore. Cos’è il tumore? Perché si presenta? Il tumore, chiamato anche cancro, non è altro che una crescita cellulare abnorme e incontrollata. Perché avviene questo? Il motivo è dato dalle continue mutazioni a cui sono soggette le nostre cellule. Queste mutazioni sono degli errori casuali che si presentano durante la replicazione del DNA (nella stragrande maggioranza dei casi, tali mutazioni risultano essere innocue), oppure causate dallo stile di vita poco salutare (questo tipo di mutazioni sono definite acquisite).
Le cause delle mutazioni possono essere anche ereditarie, ovvero derivare da mutazioni presenti già nelle cellule date dai propri genitori (cellula uovo e spermatozoo). La presenza di ereditarietà non indica che la malattia debba necessariamente presentarsi, ma sicuramente indica una predisposizione genetica alla malattia tumorale stessa.
Indice delle informazioni che troverai nell’articolo
- Tipologie e suddivisione dei tumori;
- Tumori Epiteliali Beningi (polipi endometriali);
- Tumori connettivali beningi (leiomioma, mioma, fibroma);
- Tumori epiteliali maligni (carcinoma);
- Tumori connettivali maligni (sarcoma).
Tumore dell’utero: tipologie e suddivisione
In questo breve articolo ci soffermeremo soltanto sui tumori che colpiscono il corpo dell’utero. Essi sono diversi e in base alla tipologia e posizione possono portare all’infertilità.
I tumori si suddividono in:
- Tumori epiteliali benigni (polipo endometriale);
- Tumori connettivali beningi (leiomioma);
- Tumori epiteliali maligni (carcinoma);
- Tumori connettivali maligni (sarcoma).
Tumore dell’utero: epiteliali beningi (polipo endometriale)
Tumori epiteliali benigni dell’utero rappresentano la tipologia di tumore dell’utero rappresentata dal polipo endometriale o iperplasia dell’endometrio (aumento delle ghiandole e loro modificazione).
- Il polipo endometrialerappresenta una neoformazione di tipo nodulare benigna, di carattere endometriale, che si affaccia, protrude in cavità uterina;
- La crescita proliferativa dell’endometrioè un evento normale che si verifica durante la prima parte del ciclo mestruale della donna. Tale crescita è sostenuta dalla produzione di estrogeni e quando è eccessiva si parla di iperplesia. L’iperplasia dell’endometrio, che a sua volta si divide in semplice o complessa, è una crescita proliferativa eccessiva dell’endometrio:
- Quando si parla di crescita proliferativa dell’endometrio diffusa, si parla di iperplasia dell’endometrio semplice. Tale situazione è benigna e non comporta la formazione successiva di carcinomi.
- Quando la crescita è circoscritta alle sole ghiandole dell’endometrio, siamo davanti all’iperplasia dell’endometrio complessa. La sua presenza indica la possibilità, seppur remota, riguardo alla futura formazione di carcinoma.
La sintomatologia comune di queste patologie benigne può essere riassunta in:
- Menorragia (aumento di quantità e durata del ciclo mestruale);
- Metrorragie (aumento della quantità di perdita di sangue durante il ciclo mestruale);
- Anemizzazione (generalmente si presenta a causa delle metrorragie);
- Dolore.
La diagnosi viene fatta tramite isteroscopia con biopsia endometriale, con un esame istologico, ecografia transvaginale. La terapia è chirurgica con l’asportazione per via isteroscopica.
Tumori dell’utero: connettivali beningi (leiomioma o mioma o fibroma)
Tumori connettivali benigni dell’utero rappresentano la tipologia di tumore dell’utero rappresentata dal leiomioma conosciuto anche come mioma o come fibroma. Il leiomioma deriva dalle fibrocellule muscolari dell’utero, quindi è un tumore benigno muscolare. La sua correlazione è endocrina e la sua grandezza può variare da pochi millimetri/centimetri a dimensioni sovrapponibili a quelle di un melone.
Questo tumore benigno dell’utero colpisce principalmente le nullipare (donne che non hanno mai partorito), di età compresa tra i 30 e 50 anni.
Il mioma o fibroma in base alla zona di emergenza può essere:
- Sottomucoso (quando sporge in cavità uterina);
- Sottosieroso (quando si sviluppa sotto il peritoneo);
- Intramurale (quando si sviluppa dentro il miometrio);
- Infralegamentario (quando si sviluppa lungo i margini dell’utero dividendo i due foglietti che compongono il legamento largo);
- Cervicale (quando si sviluppa nella porzione sopravaginale del collo o nella porzione intravaginale).
Il tipo sottomucoso e intramurale, sono spesso causa di infertilità. Infatti, essi vanno ad alterare le capacità contrattili delle pareti uterine portando a metrorragie, menorragie, polimenorrea, leucorrea, anemia.
A lungo andare, la persistenza di questa tipologia di tumore dell’utero, può portare a sterilità e infertilità, aborto, parto pretermine, dolore, fenomeni di compressione.
Il trattamento dei tumori connettivali benigni dell’utero si limita ad una terapia farmacologica che consiste nell’assunzione di farmaci progestinici o analoghi del GnRh, oppure chirurgica che prevede una miomectomia o isterectomia.
Tumori epiteliali maligni (carcinoma)
I Tumori epiteliali maligni dell’utero sono rappresentati dal carcinoma. Esso è una forma rara di tumore dell’endometrio che colpisce l’utero. Il carcinoma generalmente colpisce le ghiandole presenti nell’endometrio uterino. In questo caso si parlerà di adenocarcinoma. Esso presenta una maggiore incidenza nel periodo postmenopausa. Presenta diversi fattori di rischio:
- Menarcaprecoce;
- Menopausatardiva;
- Diabete;
- Colecistopatie ed epatopatie;
- Nulliparità;
- Obesità→nel grasso sono presenti estrogeni (estrone);
- Terapie estrogeniche prolungate;
- Tumori ovarici ormono-secernenti;
- Ipertensione.
Questo tipo di tumore compare tardivamente. I suoi prodromi sono rappresentati da perdite ematiche di varia entità, dolore e da leucoxantorrea (perdite di fluido vaginale di colore giallastro).
La terapia è chirurgica e prevede l’isterectomia parziale o totale. La chirurgia spesso è coadiuvata da una terapia medica rappresenta dall’assunzione di progestinici e chemioterapici.
Tumori connettivali maligni (sarcoma)
I Tumori connettivali maligni dell’utero sono rappresentati dal sarcoma. Esso è una forma rara di tumore che, a differenza dell’origine endometriale del carcinoma, prende la sua origine dallo strato connettivale o muscolare dell’utero. I sarcomi, in base alla loro origine si differenziano in due tipologie:
- Sarcomi endometriali stromali, ovvero quelli che origina dalla porzione connettivale;
- Leiomiosarcomi, ovvero quelli che originano dalla porzione muscolare (miometrio) dell’utero.
La terapia è chirurgica e prevede l’isterectomia parziale o totale. La chirurgia spesso è coadiuvata da una terapia medica rappresenta dall’assunzione di progestinici e chemioterapici.
Bibliografia:
- Benedetto – P. Sismondi, Ginecologia e Ostetricia, Edizioni Minerva Medica;
- Gray – Drake, Anatomia del Gray, Elsevier Masson 2009;
- Enciclopedia Treccani, www.treccani.it;
- Anastasi – G. Balboni, Trattato di Anatomia umana, Edi-Ermes IV 10/2006.
0 commenti