Vascolarizzazione addominale: descrizione anatomica dei vasi arteriosi e venosi dell’addome
In questo breve articolo parliamo della vascolarizzazione dell’addome arteriosa e del suo drenaggio venoso. Per comodità suddivideremo la cavità addominale in due porzioni, o meglio pareti:
- Parete addominale anteriore;
- Parete addominale posteriore.
Indice delle informazioni che troverai nell’articolo
- Parete addominale anteriore (arteriosa);
- Parete addominale posteriore (arteriosa);
- Parete addominale anterolaterale (venosa):
- Parete addominale posteriore (venosa).
Vascolarizzazione addominale arteriosa: parete addominale anteriore
La parete anteriore dell’addome è vascolarizzata da due arterie, ovvero la arteria epigastrica superiore e arteria epigastrica inferiore.
L’arteria epigastrica superiore origina come ramo terminale dall’arteria toracica interna a livello della sesta cartilagine costale. Si porta caudalmente attraversando anteriormente le fibre inferiori del muscolo trasverso del torace e le fibre superiori del muscolo trasverso dell’addome.
Perfora la guaina dei muscoli retti ponendosi tra il foglietto posteriore e il muscolo retto addominale, andando via via a vascolarizzarne il ventre carnoso. In corrispondenza della regione sopraombelicale, si anastomizza con la arteria epigastrica inferiore.
L’arteria epigastrica inferiore origina come ramo mediale dell’arteria iliaca esterna inferiormente al legamento inguinale. Si porta cranialmente dapprima lungo il margine mediale dell’orifizio inguinale interno e successivamente ponendosi tra fascia trasversale e peritoneo parietale. Quando raggiunge la guaina dei muscoli retti, l’arteria perfora la fascia trasversale e tra la fascia stessa e il muscolo retto dell’addome (a questo livello forma la piega epigastrica che divide la fossetta inguinale laterale da quella mediale). Quando l’arteria giunge a livello della linea arcuata, vi passa anteriormente e quindi sarà anteriore anche al muscolo trasverso dell’addome. Fino a 1 cm sopra la linea arcuata, l’arteria decorrerà tra il muscolo retto dell’addome e il muscolo trasverso dell’addome. Oltre 1 cm sopra la linea arcuata, l’arteria decorrerà tra il muscolo retto dell’addome ed il muscolo obliquo interno.
All’interno della guaina dei muscoli retti, l’arteria epigastrica inferiore si anastomizza con l’arteria epigastrica superiore. Durante il suo decorso esegue anche altre anastomosi, con l’arteria sottocostale e arterie lombari.
L’arteria epigastrica inferiore darà origine anche ai rami cutanei e rami muscolari. I rami cutanei si porteranno anteriormente e superficialmente andando ad anastomizzarsi con l’arteria epigastrica inferiore superficiale (arteria epifasciale che decorre nel sottocutaneo ed originata dall’arteria femorale).
Vascolarizzazione dell’addome arteriosa: parete addominale posteriore
La parete addominale posteriore è principalmente vascolarizzata dalle arterie lombari attraverso i loro rami dorsali.
Le arterie lombari sono 5 (corrispondenti alle cinque vertebre dei lombi) e si originano dalla parete laterale dell’aorta addominale e decorrono posteriormente alle arcate lombari dei muscoli psoas, quadrato dei lombi e diaframma seguendo lo schema metamerico valido per tutte le arterie intercostali e l’arteria sottocostale. Continuando nel loro decorso, anteriormente, penetrano a livello dei muscoli larghi dell’addome.
I rami dorsali delle suddette arterie lombari si portano posteriormente andando a irrorare i muscoli della loggia paravertebrale e il rachide.
Drenaggio venoso dell’addome: parete anterolaterale
Il drenaggio del refluo della parete anterolaterale è costituito da una rete superficiale e una rete profonda.
Rete venosa superficiale
La rete venosa superficiale si compone di tre importanti vasi venosi che si compongono di:
- Vena toracoepigastrica (che drenerà nella vena ascellare);
- Vena epigastrica superficiale (che drenerà nella vena femorale);
- Vena iliaca circonflessa superficiale (che drenerà nella vena femorale).
La funzione principale di queste vene superficiali (sottocutanee) è quella di drenare le vene periombelicali a livello della regione ombelicale, che decorrono all’interno del legamento rotondo dell’ombelico (ovvero il residuo delle vene ombelicali).
Queste vene superficiali assumono notevole importanza clinica nell’ambito delle anastomosi portocavali, ovvero dei collegamenti di flusso venoso tra vena porta e sistema venoso generale, del quale fanno parte anche le vene addominali superficiali, mediata dalle vene periombelicali. In caso di ipertensione portale, il sangue presente a livello del sistema portale, dovendo trovare una via di drenaggio alternativa data la condizione di ipertensione vascolare locale, viene in parte drenato dalle vene periombelicali e quindi raggiungerà successivamente le vene addominali superficiali. La condizione del caput medusae dovuta a epatopatie ipertensive, è correlabile a questo maggiore drenaggio ematico refluo a livello delle vene periombelicali e addominali superficiali.
Rete venosa profonda
La rete venosa profonda è costituita principalmente dalle vene satelliti delle arterie addominali. In particolare:
- Le vene epigastriche superiori decorrono strettamente parallele alla arteria epigastrica superiore per poi confluire a livello della vena toracica interna.
- Le vene epigastriche inferiori decorrono strettamente parallele alla arteria epigastrica inferiore per poi confluire a livello della vena iliaca esterna. Queste vene si anastomizzano con le vene lombari e alla vena sottocostale.
Drenaggio venoso: parete posteriore
La parete addominale posteriore è principalmente drenata dalle vene lombari e dalla vena ileolombare.
Le vene lombari sono 5 (corrispondenti alle cinque vertebre dei lombi) e decorrono parallelamente alle arterie lombari. A seguito dell’unione dei rami anteriori con i rami posteriori, le vene lombari, a livello paravertebrale in prossimità dei processi costiformi delle vertebre lombari, si fondono longitudinalmente originando la vena lombare ascendente che poi formerà, a destra e a sinistra, la vena azygos ed emiazygos. I rami principali continueranno il decorso lungo la parete anteriore del corpo vertebrale e si getteranno all’interno della vena cava inferiore.
Bibliografia
- Anatomia Umana – Vol. I Basi Anatomiche per la Semeiotica tratto dal Prometheus di M. Schünke, E. Schulte e U. Shumacherl, I ed. 2021, EDISES;
- Anatomia Umana – Vol. II Basi Anatomiche per la Fisiopatologia tratto dal Prometheus di M. Schünke, E. Schulte e U. Shumacherl, I ed. 2021, EDISES.
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