Denti: suddivisione, disposizione e descrizione anatomica
La bocca viene divisa in due arcate, superiore e inferiore, la porzione di ossa mascellari e mandibola occupata dai denti viene divisa in quadranti in modo da poter distinguere quale dente venga preso in considerazione in base all’arcata.
La superficie dei denti adiacente alle labbra o alle guance viene definita buccale o vestibolare, invece se si parla dell’arcata superiore adiacente all’osso mascellare verrà definita palatale, al contrario sarà definita linguale la porzione adiacente alla lingua.
L’essere umano presenta nell’arco della sua vita due dentizioni, la prima decidua e la seconda permanente.
Indice delle informazioni che troverai nell’articolo
La bocca viene divisa in due arcate, superiore e inferiore, la porzione di ossa mascellari e mandibola occupata dai denti viene divisa in quadranti in modo da poter distinguere quale dente venga preso in considerazione in base all’arcata.
La superficie dei denti adiacente alle labbra o alle guance viene definita buccale o vestibolare, invece se si parla dell’arcata superiore adiacente all’osso mascellare verrà definita palatale, al contrario sarà definita linguale la porzione adiacente alla lingua.
L’essere umano presenta nell’arco della sua vita due dentizioni, la prima decidua e la seconda permanente.
Dentizione decidua
La dentatura decidua completa è rappresentata da 20 denti, il primo dente da latte a erompere in arcata è l’incisivo inferiore all’incirca intorno al sesto mese di vita, per arrivare a completarsi intorno al terzo anno di età.
Gli incisivi e i canini decidui hanno una morfologia molto simile ai denti permanenti che successivamente andranno a sostituirli, con la caratteristica di una colorazione molto più bianca, per questo definita appunto “da latte“, invece i secondi molari decidui assomigliano di più ai primi molari permanenti piuttosto che ai premolari che li rimpiazzeranno.
Una caratteristica importante dei denti decidui è la forma delle loro radici, esse divergono in misura maggiore rispetto a quelle dei denti definitivi poiché dovranno accogliere la corona del dente definitivo sottostante, il quale, nel momento della permuta, inizierà a spingere sulla radice del dente deciduo che inizierà a riassorbirsi per mezzo di un processo chiamato rizolisi, a carico di cellule simil-osteoclastiche, di nome odontoclasti.
Dentizione permanente
Il primo dente permanente a erompere in arcata è il primo molare intorno ai 6 anni di età, successivamente tutti i denti decidui verranno rimpiazzati dai denti permanenti nell’arco degli anni fino al completamento della permuta definitiva intorno ai 18-21 anni con l’eruzione del terzo molare in arcata (il dente del giudizio) andando a completare così una dentatura di 32 denti, 8 per ogni quadrante.
Struttura dei denti
Il dente è costituito da una corona ricoperta da smalto, tessuto estremamente rigido costituito per il suo 95-96% da apatite cristallina che ne conferisce la sua durezza e per il restante 1% è costituito da matrice organica, contenente principalmente:
- Proteine specifiche dello smalto;
- Amelogenine;
- Enameline e tufteline.
Lo spessore massimo raggiunto dallo smalto è a livello delle cuspidi è 2,5 mm per poi assottigliarsi progressivamente ai margini in direzione del colletto, a livello della GAC (Giunzione Amelo Cementizia).
Cemento
La radice è ricoperta dal cemento, tessuto molto simile all’osso, è costituito per il 50% del suo peso da una componente minerale di cristalli di idrossiapatite, a differenza dell’osso però il cemento è avascolarizzato e privo di innervazione.
Il cemento copre in minima parte lo smalto, per questo in alcuni casi quando i due tessuti non giungono a contatto si parla di ipersensibilità dentinale, dal momento in cui i tubuli rimangono scoperti.
Dentina
La dentina costituisce la maggior parte di un dente, caratterizzata da un colore giallognolo è un materiale composito, resistente e flessibile con un contenuto minerale del 70% a peso secco e per il restante 20% da matrice organica.
Presenta una disposizione regolare di microscopici tubuli della dentina e come lo smalto, accresce per graduale apposizione.
La formazione di dentina primaria prosegue a ritmo continuo ma più lento in seguito alla formazione di corona e radice.
Per quanto riguarda la dentina secondaria, essa continua la sua produzione per tutto l’arco della sua vita fino ad arrivare a ridurre le dimensioni della camera pulpare.
Questo va ad identificare la dentina come un tessuto vitale in grado di rispondere a stimoli esterni.
Polpa
La polpa dentaria è un tessuto connettivo lasso ben vascolarizzato e costituisce il supporto nutritivo dell’attività sintetica dello strato odontoblastico.
La polpa presenta un esteso plesso subodontoblastico, costituito da arteriole a parete sottile che entrano attraverso un foro apicale e decorrono longitudinalmente all’interno della polpa stessa.
Salute dei denti
Ci sono diversi studi che ricercano la relazione tra disfunzione dentale e le diverse problematiche corporee di carattere algico o posturale. Purtroppo ad oggi non è presente una evidenza tale da poter dare per scontato l’insorgere di una determinata problematica in presenza di malocclusione dentale. Di certo, le continue cure dentali, causate spesso da una loro trascurata pulizia, possono alterare la normale occlusione e quindi la normale attivazione muscolare con tutte le problematiche del caso come dolori cervicali, problemi di deglutizione, alterazioni posturali…
Bibliografia:
- Gray – Drake, Anatomia del Gray, Elsevier Masson 2009;
- Anastasi – G. Balboni, Trattato di Anatomia umana, Edi-Ermes IV 10/2006;
- Appunti personali.
0 commenti