24 Febbraio 2025

Mal di Schiena e Smart Working: Come bisogna stare seduti e perché

L’avvento dello smart working, accelerato dalla pandemia, ha trasformato radicalmente il panorama lavorativo, offrendo flessibilità e autonomia. Tuttavia, questa nuova modalità lavorativa porta con sé nuove sfide, tra cui l’impatto sulla salute fisica e mentale dei lavoratori1. Questo articolo nasce dalla mia esperienza nel trattare, nello studio di Legnano, persone con mal di schiena esordito durante lo smart working, arricchito da approfondimenti scientifici sulle cause, le conseguenze e le possibili soluzioni a questo problema sempre più diffuso.

Smart Working e l’Insorgere del Mal di Schiena: La Mia Esperienza a Legnano

Dal post pandemia ho notato che l’età dei pazienti che si presentano in studio è diminuita e, controllando meglio l’impiego lavorativo, ho notato che gran parte sono lavoratori da scrivania e in smart working. Altro fattore che li accomuna è l’astensione all’attività fisica. Prima dell’avvento dello smart working, la routine quotidiana del lavoratore includeva un tragitto in ufficio, brevi passeggiate durante le pause e una postazione di lavoro ergonomicamente attrezzata. Con il passaggio al lavoro da casa, ci si è trovati a trascorrere molte ore seduti in una postazione improvvisata, nella maggior parte dei casi come ad esempio seduti sul divano o alla scrivania della camera da letto. L’aumento delle ore sedentarie, la mancanza di movimento e una postura scorretta hanno gradualmente portato all’insorgere di dolori persistenti che non si limitano al dolore lombare ma anche al dolore cervicale e dorsale. Questo dolore non solo influisce sulla produttività, ma anche sull’umore e sulla qualità del sonno2.

Ragazza con postura scorretta sopra il divano in smart working

Cosa Dice la Scienza

Tale situazione non è un caso isolato. Diversi studi scientifici hanno evidenziato una correlazione tra il lavoro sedentario e l’aumento del rischio di mal di schiena3. Il mal di schiena rappresenta la terza causa principale di disabilità auto-percepita. Periodi di lavoro seduto superiori alle 7 ore giornaliere aumentano significativamente il rischio di LBP (low back pain). La mancanza di evidenze certe sulla correlazione tra LBP e lavoro sedentario è attribuita alla natura multifattoriale del LBP, a strumenti di misurazione soggettivi e a follow-up molto corti3.

La postura scorretta durante le ore di lavoro da casa è un fattore determinante. La flessione della colonna vertebrale, tipica di una postura rilassata sulla sedia, aumenta il carico sui dischi intervertebrali, favorendo la comparsa di lesioni dei dischi e ernie4. La posizione seduta, soprattutto se mantenuta a lungo, può ridurre la nutrizione dei dischi intervertebrali3.

La staticità è un nemico della schiena. Qualsiasi postura mantenuta a lungo, anche se “corretta”, può causare fatica, disagio e dolore. La variabilità posturale e i piccoli movimenti sono benefici per la prevenzione del LBP3. È importante mantenere una postura neutra della colonna vertebrale durante la seduta, eventualmente con l’ausilio di un supporto lombare qualora fosse necessario4.

Come ridurre il mal di schiena da smart working

Basandomi sulla mia esperienza e sugli studi scientifici, ho individuato alcune strategie per prevenire e alleviare il mal di schiena durante lo smart working:

Ergonomia della postazione di lavoro

  • Sedia: Utilizza una sedia ergonomica con supporto lombare regolabile. Assicurati che l’altezza della sedia permetta di avere i piedi appoggiati a terra o su un poggiapiedi e le ginocchia piegate a 90 gradi2;
  • Scrivania: La scrivania dovrebbe essere ad un’altezza tale da permettere di lavorare con le braccia appoggiate e i gomiti piegati a 90 gradi, evitando di incurvare le spalle. Se utilizzi un portatile, considera l’uso di un supporto esterno per elevare e portare lo schermo all’altezza degli occhi2;
  • Schermo: Assicurarsi che lo schermo del computer sia all’altezza degli occhi per evitare tensioni al collo. Mantenere una corretta distanza tra gli occhi e lo schermo3. Questo aiuta a mantenere una postura eretta e a ridurre la tensione sul collo e sulla schiena2.
Postura seduta corretta da tenere davanti al pc

Seduta corretta da avere davanti al pc per evitare o ridurre le possibilità di mal di schiena

Pausa Attiva e Movimento

Alzarsi e muoversi ogni 20-30 minuti, facendo stretching e brevi passeggiate3. Utilizzare applicazioni o promemoria per ricordarsi di fare pause attive5. Integrare l’attività fisica nella routine quotidiana, anche con brevi sessioni di esercizi a casa6. Integrare brevi sessioni di stretching come semplici allungamenti laterali del busto, rotazioni del bacino e dei muscoli posteriori, può aiutare a mantenere flessibilità e a ridurre la rigidità. Inoltre, durante la pausa pranzo o in altri momenti della giornata, sarebbe salutare fare una breve passeggiata all’aria aperta, il movimento sarà fondamentale per un benessere generale2.

Ragazza che esegue allungamenti dei muscoli della schiena a casa in pausa dallo smart working

Esercizi di stretching a casa nelle pause durante lo smart working

Variare la Postura

Alternare la posizione seduta con quella in piedi, utilizzando una scrivania regolabile in altezza o in alternativa, come già detto, muoversi ogni 20-30 minuti. Considerare l’uso di una seat-cycle per incrementare l’attività fisica5. Se si ha la possibilità, sedersi su una palla da ginnastica “Fitball” per favorire il movimento e l’equilibrio3.

Due persone che lavorano in piedi con una scrivania regolabile in altezza per avere una corretta ed ergonomica postazione di lavoro

Consapevolezza Posturale

Prestare attenzione alla postura durante il lavoro, evitando di flettere la schiena, quindi, mantenere la neutralità delle curve fisiologiche della colonna vertebrale3.

Esercitare i muscoli del core per sostenere la colonna vertebrale7. L’esercizio fisico risulta fondamentale per mantenere in salute le nostre strutture corporee ma non solo, con il rinforzo muscolare riusciamo a dare una maggiore stabilità attiva, così da evitare il sovraccarico delle strutture passive della nostra colonna vertebrale (dischi e legamenti)3.

Esercizio fisico regolare

  • Attività aerobica: lo svolgimento di attività aerobica in maniera regolare, aiuta a rafforzare i muscoli della schiena e a migliorare la postura;
  • Esercizi di rinforzo muscolare: Esercizi di rinforzo muscolare specifici per l’addome e la schiena (core stability), aiutano a migliorare la stabilità e a ridurre il dolore2.

Gestione dello Stress

Lo stress aumenta la tensione muscolare e la rigidità, praticare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda e la mindfulness possono aiutare6. Dedicare del tempo ad attività piacevoli per ridurre la tensione muscolare. Creare un ambiente di lavoro confortevole e personalizzato1.

Yoga da casa nella gestione dello stress durante lo smart working

Bilanciamento tra Vita Lavorativa e Personale

E’ inoltre importante riuscire a stabilire orari di lavoro definiti per evitare l’overwork con conseguente stress e isolamento sociale. Le interazioni informali sono fondamentali per il benessere della persona2.

Mal di schiena da Smart Working? Prova con l’Osteopatia

L’osteopatia è una professione sanitaria che si concentra sulla salute dell’intero corpo ponendo particolare attenzione al sistema muscolo-scheletrico. L’osteopata, attraverso un approccio manuale e globale, valuta e tratta le disfunzioni che possono causare dolore e limitazioni funzionali, inclusi i problemi alla schiena. Se il mal di schiena persiste e/o peggiora, nonostante i consigli appena citati, è possibile che il problema sia da ricercare in altre strutture che concorrono, insieme alla postura viziata data dal lavoro da casa, ad alimentare il dolore alla schiena2. Il questo caso il trattamento osteopatico potrebbe essere un valido alleato per la risoluzione del problema.

Osteopata che esegue una manovra in HVLA per trattare il mal di schiena

Scopri come agisce il trattamento osteopatico sul mal di schiena

Il mal di schiena è una sfida reale per chi lavora in smart working, ma non è una condizione inevitabile. Attraverso la consapevolezza, l’adozione di strategie ergonomiche e uno stile di vita attivo, è possibile prevenire e gestire il dolore, migliorando la qualità della vita e la produttività1. È fondamentale che le aziende promuovano la salute e il benessere dei propri dipendenti, offrendo supporto e risorse per creare ambienti di lavoro sani e sostenibili6.

Bibliografia

  1. D’Angelo, C.; Negro, A.; Cassarino, I. The Relationship between Smart Working and Workplace Social Capital: An Italian Case Study on Work Sustainability. Sustainability 2024, 16, 6033;
  2. Riflessione personale;
  3. Carolin Bontrup, William R. Taylor, Michael Fliesser, Rosa Visscher, Tamara Green, Pia-Maria Wippert, Roland Zemp, Low back pain and its relationship with sitting behaviour among sedentary office workers. Applied Ergonomics 2019;
  4. MechanismsKaja Kastelic, Žiga Kozinc, Nejc Šarabon, Sitting and Low Back Disorders: An Overview of the Most Commonly Suggested Harmful Mechanisms. Coll. Antropol. 42 (2018) 1: 73–79 Review;
  5. Michael Yong Hwa Chia, Michael Yong Hwa Chia, Bokai ChenBokai Chen, Haresh Suppiah, Haresh Suppiah, Office Sitting Made Less Sedentary – A Future-forward Approach to Reducing Physical Inactivity at Work. Monten J. Sports Sci. Med. 4 (2015);
  6. Fahad Hanna, Rua N. Daas , Tasneem J. El-Shareif, Haneen H. Al-Marridi, Zaina M. Al-Rojoub and Oyelola A. Adegboye, The Relationship Between Sedentary Behavior, Back Pain, and Psychosocial Correlates Among University Employees. Front. Public Health , 09 April 2019;
  7. Kurt Escobar, Ph.D. Joshua Cotter, Ph.D. Evan Schick, Ph.D., The prevalence of physical inactivity and low back pain in sedentary office employees: a survey analysis, B.A., 2013, California State University.

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Osteopata legnano Dott. Angelo Terranova

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Autore: Angelo Terranova

Autore: Angelo Terranova

Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

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