Vena faciale: funzione e sintomi del mancato drenaggio
La vena faciale risulta composta da 2 porzioni: una anteriore e una posteriore.
La vena faciale anteriore origina dalla confluenza della vena frontale, vena sopraorbitale e dalla vena nasofrontale. Questi affluenti drenano il sangue refluo dai seni frontali. Le vene oftalmiche sono anch’esse degli affluenti della vena faciale anteriore. Tramite esse, viene drenato il terzo anteriore dell’orbita, mentre i restanti 2/3 posteriori sono drenati nel seno cavernoso e nel plesso pterigoideo.
La vena faciale posteriore, conosciuta anche come vena retromandibolare, origina dalla confluenza delle vene temporale superficiale e mediale, essa la troviamo davanti al padigliore auricolare.
Le due vene facciale anteriore e posteriore si congiungono a livello dell’angolo mandibolare e si gettano nella giugulare interna, vena che drena gran parte del circolo venoso cranico attraverso il foro lacero posteriore.
Vena faciale: trattamento osteopatico
Un cattivo, inadeguato drenaggio dilla vena faciale anteriore, si traduce in gonfiore sottorbitale principalmente appena svegli e congestione dei seni frontali, spesso il suo insufficiente drenaggio, viene erroneamente confuso con una sintomatologia da sinusite. La tecnica di correzione è la mobilizzazione delle ossa dell’orbita e la sutura tra osso zigomatico e mascellare superiore.
Altra cosa che possiamo fare è trattare anche le vene oftalmiche (vedi il trattamento delle vene oftalmiche).
Bibliografia:
- Gray – Drake, Anatomia del Gray, Elsevier Masson 2009;
- Anastasi – G. Balboni, Trattato di Anatomia umana, Edi-Ermes IV 10/2006;
- Appunti personali.
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