31 Gennaio 2017

Osso Temporale: descrizione, cenni e rapporti anatomici

L’osso temporale è un osso pari che prende parte alla formazione della base e delle pareti laterali della volta. Situato tra occipite dietro, sfenoide avanti e parietali in alto. Possiede una duplice origine, membranosa e cartilaginea. La membranosa possiede due nuclei di ossificazione per la squama: un centro anteriore squamoso-zigomatico e un centro posteriore squamo-mastoideo. Ossificazione cartilaginea per la rocca petrosa.

Osso temporale

Indice delle informazioni che troverai nell’articolo

Osso temporale: suddivisione anatomica

Il temporale  risulta suddiviso in differenti porzioni anatomiche. Nello specifico:

  • Squama;
  • Mastoide;
  • Rocca petrosa.

Squama dell’osso temporale

La squama è rappresentata da una lamina a direzione sagittale, è grossolanamente circolare occupa la parte antero-superiore dell’osso e presenta tre facce:

Esterna: liscia e convessa, fa parte della fossa temporale. Dalla sua parte inferiore si distacca l’apofisi zigomatica. L’apofisi zigomatica è una barra di unione tra il cranio e il volto. È posta orizzontalmente e si dirige in avanti per incontrare il processo temporale dell’osso zygomatico stesso, formando l’arcata zigomatica. Queste due ossa danno origine alla sutura temporo-zigomatica a tavolato esterno nella parte superiore e a tavolato interno nella parte inferiore. Il processo zigomatico si distacca dalla squama mediante due radici: Trasversa, pronunciata, prende il nome di tubercolo articolare e fa parte dell’ATM (articolazione temporo-mandibolare). Longitudinale, prosegue verso dietro e si porta sopra al meato acustico. Prima del meato acustico si distacca il tubercolo o cresta post articolare che delimita posteriormente la fossa mandibolare. Tra tubercolo articolare e tubercolo post articolare si apre la porzione anteriore della fossa mandibolare. Dietro la fossa mandibolare, tra questa e la radice longitudinale si sviluppa il meato acustico esterno.;

Interna: ha una superficie concava in rapporto con le circonvoluzioni e i solchi dell’encefalo e presenta dei solchi dati dall’arteria meningea media;

Bordo: un bordo aderente alla porzione tra squama e rocca petrosa che presenta la fessura petro-squamosa interna (incisura parietale) ed esterna per il passaggio dell’arteria timpanica e della corda del timpano. Un altro bordo libero è convesso e si articola in alto con il bordo inferiore del parietale formando la sutura parieto-squamosa a tavolato interno. In avanti si articola con il bordo esterno della grande ala nella sutura sfeno-squamosa a tavolato interno nella parte superiore e a tavolato esterno nella parte inferiore.

Temporale esocranico

Mastoide

La mastoide è situata nella parte postero inferiore del temporale. Distinguiamo:

Faccia esocranica: irregolare e presenta varie inserzioni muscolari. E’ percorsa dalla scissura petro-squamosa posteriore, è una frontiera tra l’ossificazione membranosa e cartilaginea, delimitando così la porzione petrosa dalla squamosa;

Faccia endocranica: si confonde anteriormente con la base della rocca. Resta comunque libera dietro dove è percorsa dalla solco del seno sigmoideo durale che presenta nel suo punto medio il foro mastoideo attraversato dalla vena emissaria mastoidea che permette una anastomosi tra circolazione venosa extracranica ed endocranica.

Apofisi mastoidee: prolungamenti esocranici della porzione mastoidea. È convessa e diretta verso il basso, avanti, interno. Presenta la doccia del digastrico dove si inserisce il muscolo omonimo.

Dentro il processo mastoideo si sviluppano alcune cavitazioni note come celle mastoidee che comunicano con la cavità timpanica e hanno la funzione di alleggerire il peso delle ossa craniche oltre che presentano una funzione diretta nella trasmissione delle onde sonore.

 

Rocca petrosa

La rocca petrosa si presenta come una piramide a base postero-esterna, la cima è antero-interna. Possiede un’asse obliquo in avanti come l’asse dei condili occipitali.

Presenta :

  • Base → dove troviamo l’orifizio esterno del condotto uditivo esterno (meato acustico esterno);
  • Apice → dove troviamo l’orifizio interno del canale carotideo (foro carotico).

Faccia antero-superiore: corrisponde al lobo cerebrale temporale in cui riconosciamo, a livello dell’apice della rocca, la fossetta del ganglio di Gasser (fovea trigemini), lo iatus del Falloppio e accessorio del Falloppio che da passaggio ai nervi rispettivamente grande e piccolo petrosi superficiali (collaterali del nervo facciale) a livello dei due omonimi solchi. La faccia anterosuperiore presenta medialmente una lamina ossea, detta tegmen timpani che costituisce il tetto della cavità timpanica. La faccia superiore è divisa dalla faccia posteriore attraverso il solco petroso superiore il quale ha anche la funzione di accogliere il seno petroso superiore della dura madre;

Faccia posteriore: corrisponde al cervelletto. Troviamo l’orifizio di ingresso del condotto uditivo esterno dove trovano passaggio: VII facciale, VIII acustico, arteria uditiva interna e le sue vene, l’acquedotto del vestibolo indietro e all’esterno del canale uditivo esterno in cui passano il canale endolinfatico, i vasi vestibolari e un prolungamento della dura madre. Anche la faccia posteriore della rocca petrosa presenta il solco per il seno sigmoideo;

Due facce esocraniche: dove troviamo il foro stilo-mandibolo-ioideo per il passaggio del VII facciale e dell’arteria stilo-mastoidea, la fossa giugulare all’origine del foro lacero posteriore per il passaggio della vena giugulare, l’orifizio d’ingresso del canale carotideo;

Faccia antero-inferiore: forma il canale uditivo esterno e il segmento osseo della tromba di Eustachio;

Bordo postero-inferiore: corrisponde all’apofisi giugulare occipitale e alla fossetta giugulare esternamente. Limita il foro lacero posteriore e presenta la spina giugulare in cui si inserisce il legamento petro-occipitale e delimita anche la doccia del seno petroso inferiore;

Bordo superiore: presenta l’inserzione della grande circonferenza del tentorio cerebellare, la doccia del seno petroso superiore e l’inserzione del legamento petro-sfenoidale di Gruber;

Bordo antero-inferiore: limita in alto il canale carotideo e il foro lacero anteriore;

Bordo inferiore: corrisponde al timbale. A questo livello prende origine il processo stiloideo del temporale il quale posteriormente è in rapporto con il foro stilo-mastoideo che rappresenta l’origine apparente del nervo faciale. Medialmente al foro stilo-mastoideo si trova il foro giugulare che accoglie la vena giugulare e il IX, X, XI nervo cranico in uscita dal cranio per raggiungere la zona cervicale. Sempre a livello del bordo inferiore si trova il foro di uscita del canale giugulare.;

Cima: è articolata con il corpo dello sfenoide e il corpo dell’occipite limita il foro lacero anteriore.

Rapporti articolari

  • Occipite→attraverso il solco della rocca, con il bordo laterale della base occipitale. Permette movimenti di scivolamento antero-posteriore e di rotazione assiale. Con l’apofisi giugulare dietro al foro lacero posteriore, tramite una sincondrosi che resta cartilaginea per tutta la vita. Da Asterion a CSM è una sutura a tavolato interno,da CSM ad apofisi giugulare a tavolato esterno;
  • Parietali→con il bordo inferiore del parietale attraverso la sutura parieto-squamosa a tavolato interno, permette movimenti di scivolamento, apertura e rotazione anteriore e chiusura in rotazione posteriore del temporale;
  • Sfenoide→bordo latero-posteriore della squama e della grande ala dello sfenoide attraverso la suturasquamo-dentellata. In alto, da Pterion al punto pivot sfeno-quamoso presenta un tavolato interno. Dal punto S.S. alla spina della grande ala presenta un tavolato esterno. Permette movimenti di rotazione esterna ed interna. Con la sincondrosi sfeno-petrosa che rimane cartilaginea e mobile per tutta la vita. Inoltre abbiamo la presenza di un legamento petro-sfenoidale che permette movimenti ampi;
  • Mandibola→con una diartrosi attraverso la cavità glenoidea del temporale e il condilo mandibolare che permette movimenti di scivolamento e rotolamento attraverso dei mezzi di unione potenti: menisco attaccato alla capsula, la capsula rinforzata dai freni temporo-meniscali, legamenti laterali dal condi-lotemporale e condilo mandibolare, legamenti interni temporo-mandibolarisfeno-mandibolaristilo-mandibolari.

Inserzioni muscolari

  • Muscoli cervicali: capo sterno-mastoideo e cleido-mastoideo dello SCOM, splenio della testa, digastrico;
  • Muscoli masticatori: temporale e la sua aponeurosi sulla scaglia del temporale e sull’apofisi zigomatica. Massettere con i 3 fasci (medio sul bordo inferiore della porzione zigomatica, profondo sulla faccia interna dell’apofisi zigomatica, superficiale sul bordo infeoriore del malare);
  • Muscoli della gola: bouquet di Riolan (stiloglosso, stiloioideo, stilofaringeo). Legamento stilomandibolare e legamento stiloioideo;
  • Muscoli dell’oreccchio: peristafilino interno (tensore del velo palatino), peristafilino esterno (elevatore del velo palatino) e muscoli del martello.

Inserzioni legamentose

  • Legamento stiloioideo→sull’apofisi stiloide;
  • Legamento stilomandibolare→sull’apofisi stiloide;
  • Legamento laterale dell’ATM.

Rapporti nervosi

  • Fossa cerebellare media;
  • Cervelletto;
  • Oculo motore IIItrocleare IV→passano nel bordo superiore della rocca petrosa nei legamenti della dura madre;
  • Trigemino V, di cui il ganglio di Gasser è contenuto nel cavo di Meckel nella faccia antero superiore della rocca petrosa;
  • Adducente VI→passa dalla sommità della rocca tra il bordo della lamina quadrilatera dello sfenoide e il legamento petro-sfenoidale di Gruber. Può comprimenrsi in questo angolo;
  • Facciale VII e accessorio di Wrisberg→penetrano nel canale uditivo interno, nella porzione petrosa e dove il faciale esce dal foro mastoideo;
  • Acustico VII→passa nel canale uditivo interno e poi nel canale uditivo esterno;
  • Glosso faringeo IXvago X e accessorio XI→escono dal foro lacero posteriore.

Rapporti vascolari

  • Carotide interna→responsabile di 2/3 di afflusso sanguigno alla teca cranica , passa per il canale carotideo nella faccia posteriore della rocca;
  • Arteria meningea media→proveniente dall’arteria mascellare interna responsabile di emicranee. Passa nel contorno interno della squama;
  • Vena giugulare→95% del sangue refluo esce dal foro lacero posteriore;
  • Seno laterale→passa contro la faccia interna della porzione mastoidea;
  • Seni petrosi superiore e inferiore→passano contro il bordo postero inferiore della rocca.

Fisiologia osteopatica

  • L’osso temporale appartiene alla sfera posterioresi muove sotto l’influenza dell’occipite. È interposto tra i motori della sfera anteriore e posterioreHa il ruolo di equilibrare le due sfere. Compie movimenti su un asse passante per la faccetta giugulare e l’apice petroso. Esso è un asse obliquo posizionato avanti e interno, autorizza movimenti di rotazione interna ed esterna.

Durante la flessione:

  • Squama→avanti, fuori, basso, come la rocca petrosa;
  • Processomastoideo→dietro, dentro, alto;
  • Apofisizigomatica→diventa più prominente;
  • Meatouditivo→avanza;
  • Cavitàglenoidea

È importante trattare il temporale perchè è un riequilibratore delle due sfere, partecipa alla formazione dell’ATM. Esso riveste anche una notevole importanza nervosa, per tutti i nervi cranici che lo attraversano e per una corretta circolazione e ritorno venoso.

 

Bibliografia:

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Osteopata legnano Dott. Angelo Terranova

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Autore: Angelo Terranova

Autore: Angelo Terranova

Osteopata, CEO e fondatore di OsteoLab. Sono sempre stato convinto che la problematica della persona debba essere approcciata in maniera integrata e olistica. Per tale motivo ho creato OsteoLab.

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