Apparato stomatognatico
Cos’è l’apparato stomatognatico? Quali sono le strutture anatomiche che ne delimitano i confini? E’ sempre stato difficile dare una risposta diretta a tali domande, questo perché è molto difficile riuscire a dare dei confini anatomici ben definiti e molto spesso, anche i libri di testo presentano delle piccole differenze. In questo breve articolo sono riportate le strutture che, a mio avviso, concorrono alla sua formazione.
Indice delle informazioni che troverai nell’articolo
- Cos’è l’apparato stomatognatico;
- Muscoli della volta cranica:
- Muscoli masticatori;
- Muscoli della lingua;
- Muscoli del collo:
- Mandibola;
- Mascellare;
- Denti;
- Relazione sistema stomatognatico e postura.
Cos’è l’apparato stomatognatico
Come descritto in differenti testi (vedi bibliografia) lo stomatognatico è un complesso anatomofunzionale costituito da organi e tessuti che svolgono funzioni digestive (salivazione, masticazione, deglutizione), funzioni respiratorie e di relazione (fonazione e mimica facciale).
È difficile riuscire a definire con esattezza i margini e le strutture ad esso confinanti, poiché risulta composto da un insieme di strutture impegnate nell’espletazione delle funzioni sopracitate. In base alle differenti funzioni svolte esso risulta composto da:
- Muscoli mimici rappresentati dai muscoli della volta cranica e della faccia che comprendono i muscolidel padiglione auricolare, delle palpebre, del naso e delle labbra;
- Muscoli masticatori rappresentati dal muscolo massetere, temporale, pterigoideo esterno epterigoideo interno;
- Muscoli della lingua rappresentati dal genioglosso, ioglosso, stiloglosso, longitudinale superiore, longitudinale inferiore, trasverso della lingua, verticale della lingua, palatoglosso.
- Muscoli del collo rappresentati dai sopraioidei e sottoioidei;
- Osso mascellare e mandibolare;
- Denti.
Apparato stomatognatico: muscoli della volta cranica e della faccia
I muscoli della volta cranica sono rappresentati dai muscoli occipitofrontale e temporoparietale collegati fra loro da un’ampia aponeurosi quadrilatera chiamata galea o aponeurosi epicranica.
- Il muscolo occipitofrontalerisulta un complesso composto dal muscolo occipitale ed il muscolo frontale. Tali muscoli hanno una funzione opposta:
- L’occipitale, che origina dalla linea nucale superiore e si inserisce sulla porzione posteriore della galea, porta il cuoio capelluto posteriormente. Facendo punto fisso sull’aponeurosi epicranica, l’occipitale solleva il padiglione auricolare;
- Il frontale, compreso tra la faccia profonda del sopracciglio e la porzione anteriore della galea, porta il cuoio capelluto anteriormente. Facendo punto fisso sull’ aponeurosi epicranica, il frontale solleva le sopracciglia e corruga la fronte;
- Il muscolo temporoparietaleorigina dalla porzione laterale della glena e si inserisce al padiglione auricolare.
Muscoli del padiglione auricolare
I muscoli del padiglione auricolare sono rappresentati dai muscoli auricolari superiore, posteriore e anteriore:
- Il muscolo auricolare superiore origina dalla porzione laterale della galea e si inserisce alla conca del padiglione auricolare;
- Il muscolo auricolare posteriore origina dalla porzione laterale della galea, in prossimità della mastoide del temporale e si inserisce anch’esso alla conca del padiglione auricolare;
- Il muscolo auricolare anteriore origina dalla porzione laterale della galea e si inserisce all’elice del padiglione auricolare. Dei tre muscoli, esso è il meno sviluppato.
La loro funzione è quella di spostare il padiglione auricolare rispettivamente in alto, dietro e avanti.
Muscoli delle palpebre
I muscoli delle palpebre sono rappresentati dai muscoli orbicolare dell’occhio e corrugatore del sopracciglio.
- Il muscolo orbicolare dell’occhio ha una forma ellittica e risulta composta da due porzioni: parte orbitaria e palpebrale. La parte orbitaria origina dal margine superiore del legamento palpebrale mediale e dal terzo mediale dell’arcata sopraccigliare e si inserisce al margine inferiore del legamento palpebrale mediale e al terzo mediale del margine infraorbitario. La parte palpebrale è situata nello spessore delle palpebre ed è tesa tra il legamento palpebrale mediale e quello laterale. La loro funzione è quella di chiudere la rima palpebrale ed indirizzare la lacrima verso l’angolo mediale dell’occhio.
- Il muscolo corrugatore del sopracciglioorigina dall’estremità mediale dell’arcata sopraccigliare e si inserisce alla faccia profonda della cute del sopracciglio. La sua funzione è quella di stirare medialmente e verso il basso il sopracciglio.
Muscoli del naso
I muscoli del naso sono rappresentati dai muscoli nasale, depressore del setto nasale, procero ed elevatore dell’ala del naso.
- Il muscolo nasale è formato da una parte trasversa (muscolo compressore delle narici) e da una parte alare (muscolo dilatatore delle narici). Essi originano dai gioghi alveolari dei denti incisivi e canini superiori. La parte trasversa si inserisce alla faccia laterale del naso, la parte alare si inserisce alla parte posteriore dell’ala del naso. La prima comprime la parete laterale del naso restringendo la narice e il vestibolo del naso; la seconda dilata la narice e il vestibolo del naso.
- Il muscolo depressore del setto nasale (muscolo mirtiforme) origina dalla porzione marginale del muscolo orbicolare della bocca e si inserisce alla cute del contorno posteriore della narice del naso. Esso spinge in basso il setto nasale. Durante l’inspirazione esso lavora in sinergia con il muscolo dilatatore della narice.
- Il muscolo procero origina dal dorso del naso e si porta fino a glabella. Esso determina le pieghe trasversali sul ponte nasale e sposta in basso l’angolo mediale della rima palpebrale.
- Il muscolo elevatore dell’ala del naso origina dal processo frontale dell’osso mascellare e si inserisce alla cute dell’ala del naso.
Muscoli delle labbra
Le molteplici varietà di movimenti delle labbra sono dati dalla presenza di un ricco corredo muscolare rappresentato da:
- Il muscolo buccinatore è una lamina quadrilatera che va a formare lo spessore della guancia. Esso origina dalla porzione esterna dei processi alveolari dei molari superiori ed inferiori, le sue fibre si portano avanti fino ad inserirsi sulla rima labiale. Alcune linee di fasci muscolari si incrociano, in corrispondenza dell’inserzione commessurale, così che alcuni fasci superiori passano al labbro inferiore mentre alcuni fasci inferiori si portano al labbro superiore. Parte delle sue fibre vanno a formare il muscolo orbicolare della bocca. Il muscolo buccinatore sposta la commessura labiale indietro e fa aderire le guance e le labbra alle arcate alveolodentali. Esso favorisce la masticazione;
- Il muscolo grande zigomatico origina dalla porzione esterna del processo zigomatico, si dirige inferiormente e medialmente per inserirsi alla cute della commessura labiale. Esso sposta la commessura labiale in alto e indietro;
- Il muscolo piccolo zigomatico si trova medialmente al muscolo grande zigomatico. Esso origina dalla porzione laterale del processo zigomatico e si inserisce alla cute del labbro superiore. Esso solleva il labbro superiore e contribuisce ad approfondire il solco nasolabiale;
- Il muscolo elevatore del labbro superiore e dell’ala del naso è il più mediale dei muscoli del labbro superiore. Origina dal processo frontale dell’osso omonimo e si porta inferiormente dividendosi in due fasci. Il laterale estroflette e solleva il labbro superiore. Il fascio mediale porta verso l’alto l’ala del naso andando a dilatare la narice;
- Il muscolo elevatore dell’angolo della bocca origina dalla fossa canina del mascellare e si dirige inferiormente e medialmente andandosi ad inserire alla commessura labiale e concorrendo, con le sue fibre più mediali, alla formazione del muscolo orbicolare della bocca;
- Il muscolo risorio origina dalla fascia parotidea, ha una forma triangolare a base inferiore e si inserisce alla faccia profonda della commessura labiale. La sua contrazione crea uno spostamento posteriore della commessura labiale;
- Il muscolo depressore dell’angolo della bocca origina dalla faccia esterna del corpo della mandibola, si dirige in alto e medialmente per inserirsi alla cute della commessura labiale e al labbro superiore. Anch’esso concorre alla formazione del muscolo orbicolare della bocca. La sua contrazione sposta verso il basso la commessura labiale;
- Il muscolo depressore del labbro inferiore è più profondo del muscolo depressore dell’angolo della bocca, origina dalla faccia esterna del corpo della mandibola e portandosi in alto si inserisce alla cute del labbro inferiore. La sua contrazione sposta in basso e lateralmente il labbro inferiore;
- Il muscolo mentoniero origina dal giogo alveolare del canino e incisivo laterale inferiori e si inserisce alla cute del mento. Esso si trova ricoperto dal muscolo depressore del labbro inferiore. La sua contrazione provoca una corrugazione del mento.
Stomatognatico: muscoli della masticazione
Come già accennato, i muscoli masticatori sono rappresentati dal muscolo temporale, massetere, pterigoideo esterno e pterigoideo interno. La corretta funzione di chiusura mandibolare e quindi anche di una corretta occlusione, dipende, in parte, dall’equilibrio di tali muscoli.
- Il muscolo temporale si trova al di sopra della fossa temporale, ha una forma triangolare, a ventaglio con base superiore ed apice inferiore. Esso origina dalla linea temporale inferiore dell’osso parietale, dalla porzione superiore della fossa temporale, dalla porzione mediale dell’osso zigomatico, per terminare, tramite un robusto tendine sul processo coronoideo della mandibola. La sua contrazione eleva la mandibola e la sposta posteriormente. E’ innervato dai nervi temporali profondi, rami del nervo mandibolare ovvero il 3°ramo del nervo trigemino.
- Il muscolo massetere ricopre il ramo della mandibola, ha una forma quadrangolare teso tra l’arcata zigomatica e l’angolo della mandibola. Risulta composto da una parte superficiale e una profonda. La superficiale origina dai 2/3 anteriori del margine inferiore dell’arcata zigomatica, la profonda dai 2/3 posteriori del margine inferiore dell’arcata zigomatica. I fasci della parte superficiale si dirigono indietro ed in basso per poi inserirsi sulla faccia laterale dell’angolo della mandibola. I fasci della parte profonda si dirigono avanti ed in basso per poi inserirsi tra l’inserzione dei fasci superficiali ed il processo coronoideo della mandibola. Esso è il muscolo più potente del corpo umano. La sua contrazione eleva la mandibola. E’ innervato dal n. temporale, n. mandibolare e 3° ramo del trigemino.
- Il muscolo pterigoideo esterno (laterale) è teso medialmente alla mandibola. Esso è posto nella fossa infratemporale. Presenta due origini. Il capo superiore origina dalla faccia infratemporale della grande ala dell’osso sfenoide. Il capo inferiore origina dalla lamina laterale del processo pterigoideo dell’osso sfenoide, dal processo piramidale dell’osso palatino e dalla tuberosità mascellare. I due capi si fondono in un unico ventre che si inserisce alla fossetta pterigoidea del collo del condilo della mandibola, alla capsula e al menisco dell’articolazione temporomandibolare. La sua contrazione bilaterale protrude la mandibola, la contrazione monolaterale fa avanzare il lato opposto della mandibola.
- Il muscolo pterigoideo interno (mediale) è una lamina quadrilatera e si trova come il laterale nella fossa infratemporale e medialmente alla mandibola. Origina dalla fossa pterigoidea, dal processo piramidale del palatino e dalla tuberosità mascellare e si inserisce alla tuberosità pterigoidea sulla faccia mediale dell’angolo e del ramo mandibolare. La sua contrazione eleva la mandibola.
Muscoli della lingua
I muscoli della lingua sono l’unico complesso muscolare rappresentato da muscoli estrinseci ed intrinseci. Come già accennato i muscoli che compongono tale complesso sono rappresentati dagli estrinseci: genioglosso, ioglosso, stiloglosso, condroglosso, amigdaloglosso; dagli intrinseci: longitudinale superiore, longitudinale inferiore, trasverso della lingua, verticale della lingua, palatoglosso. Tali muscoli vengono trattati nello specifico nell’articolo muscoli della lingua.
Sistema stomatognatico: Muscoli del collo
I muscoli del collo, in base alla loro posizione vengono distinti in anteriori, laterali e posteriori. Parlando del sistema stomatognatico, ci concentreremo con i muscoli che hanno rapporti con tale sistema e quindi, i muscoli anteriori rappresentati dai sopraioidei e sottoioidei.
Muscoli sopraioidei
I muscoli sopraioidei sono rappresentati dal digastrico, genioioideo, miloioideo e stiloiodeo.
- Il muscolo digastrico presenta due ventri che uniscono la mandibola al processo mastoideo del temporale. Tali ventri sono uniti tra loro da un tendine chiamato intermedio che si fissa all’osso ioide. Il ventre anteriore origina dalla fossa digastrica del corpo della mandibola e il ventre posteriore dall’incisura mastoidea dell’omonimo processo del temporale. I due ventri entrano in rapporto tra loro tramite il tendine intermedio.
- Il muscolo stiloiodeo unisce l’osso temporale all’osso ioide. Esso è fusiforme e si sdoppia per accogliere il tendine intermedio del muscolo digastrico. Esso origina dal processo stiloideo dell’osso temporale e si inserisce all’estremità laterale dell’osso ioide.
- Il muscolo milodioideo è posto profondamente al ventre anteriore del digastrico. Esso origina dalla porzione interna della mandibola, dalla spina mentale alla linea miloiodiea e si inserisce alla faccia anteriore dell’osso ioideo.
- Il muscolo genioioideo contribuisce a formare il pavimento della bocca. Origina dalla spina mentale della mandibola e si inserisce alla faccia anteriore dell’osso ioide.
I muscoli sopraioidei hanno la funzione di sollevare l’osso ioide quando prendono punto fisso sul cranio e di abbassare la mandibola quando prendono punto fisso sull’osso ioide.
Muscoli sottoioidei
I muscoli sottoioidei sono rappresentati dallo sternoioideo, omoioideo, sternotiroideo e tiroioideo.
- Il muscolo sternoioideo è il più mediale e unisce la clavicola e lo sterno all’osso ioide. Esso origina dalla faccia interna del manubrio dello sterno, dalla capsula dell’articolazione sternoclavicolare e dalla estremità mediale della clavicola e si inserisce al margine inferiore del corpo dell’osso ioide. La sua contrazione deprime l’osso ioide.
- Il muscolo omoioideo è composto da due ventri, uno inferiore e uno superiore e da un tendine intermedio. L’inferiore origina medialmente dal margine superiore della scapola. Si dirige in alto e medialmente per poi raggiungere il tendine intermedio. Il superiore, dal tendine intermedio, si porta in alto e medialmente e si inserisce al margine inferiore dell’osso ioide. La sua contrazione deprime l’osso ioide.
- Il muscolo sternotiroideo unisce lo sterno alla laringe. Esso origina dalla faccia ventrale dello sterno e dalla prima cartilagine costale e si inserisce alla linea obliqua della faccia laterale della cartilagine tiroidea. La sua contrazione porta in basso la laringe dopo che è stata elevata dal meccanismo della deglutizione.
- Il muscolo tiroioideo risulta essere la continuazione del muscolo sternotiroiodeoe raggiunge l’osso ioide. Esso origina dalla linea obliqua della cartilagine tiroidea e si inserisce al margine inferiore del corpo dell’osso ioide. La sua contrazione deprime l’osso ioide.
Osso mandibolare
La mandibola è uno delle ossa compresi nel sistema stomatognatico. Esso è l’osso che accoglie i denti del terzo e quarto quadrante, quindi dell’arcata inferiore. In questo articolo non entreremo nel merito della descrizione di questo osso poiché è già stato ampiamente discusso e trattato in un articolo dedicato. Qualora volessi approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere nello specifico l’articolo dell’osso mandibolare.
Osso mascellare
L’osso mascellare a differenza della mandibola, anatomicamente è un osso pari e compone parte della porzione superiore dell’apparato stomatognatico (i realtà la parte del palato è composta anche da altre ossa craniche come l’osso palatino). Esso rappresenta la porzione ossea che accoglie i denti disposti nel primo e secondo quadrante, ovvero i denti dell’arcata superiore. In questo articolo non entreremo nel merito della descrizione di questo osso poiché è già stato ampiamente discusso e trattato in un articolo dedicato. Qualora volessi approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere nello specifico l’articolo dell’osso mascellare.
Denti
Come già specificato, i denti fanno parte di tale apparato. Essi si suddividono in denti decidui (20) e definitivi (32). In questo articolo non entreremo nel merito della descrizione poiché è già stato ampiamente discusso e trattato in un articolo dedicato. Qualora volessi approfondire l’argomento, ti consiglio di leggere nello specifico l’articolo sui denti.
Relazione tra bocca (stomatognatico) e postura
Tale apparato risulta inoltre integrato in maniera molto importante con il sistema posturale, infatti, alcune problematiche, come ad esempio le malocclusioni, possono portare ad alterazioni posturali anche importanti.
Ma come mai è presente una tale relazione tra postura e bocca? Questo perché lo stomatognatico risulta essere integrato ad altre strutture come muscoli della colonna, diaframma, arto inferiore (piede). Quali sono questi collegamenti:
- Sviluppo, maturazione contemporanea della masticazione, equilibrio occlusale, deglutizione con lo sviluppo della colonna vertebrale e della sua muscolatura;
- Punto comune, insieme al piede, di catene muscolario reti neuromuscolari;
- Diversi studi, portati avanti da Finete Williame, hanno dimostrato la presenza di colonne pressorie suddivise in destra e sinistra, che vengono attivate dal diaframma ad ogni aggiustamento posturale (variazione della postura). L’attivazione di queste colonne pressorie vanno ad avere delle azioni sul torace e sul cranio e di conseguenza risultano influenzare, se l’attivazione risulta mantenuta nel tempo, l’apparato stomatognatico e viceversa, le malocclusioni potranno portare ad un’attivazione cronica della colonna pressoria, alterando la postura dell’individuo.
Bibliografia:
- Gray – Drake, Anatomia del Gray, Elsevier Masson 2009;
- Anastasi – G. Balboni, Trattato di Anatomia umana, Edi-Ermes IV 10/2006;
- Saccomanno, R. Deli, Terapia miofunzionale e ortognatodonzia: occlusione, muscoli e postura, Edi Ermes, Milano, 2014.
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